Volontariato

I poveri non fanno notizia. Ovunque

Giochi e numeri che non quadrano.

di Sandro Calvani

È esperienza comune sentire un inevitabile fastidio quando capita di passare vicino a un barbone. A volte ci si sente ancora peggio se si tratta di una persona che chiede insistentemente l?elemosina. I poveri sono sgraditi anche ai media. Secondo le regole del mercato, non fanno notizia perché producono poco, comprano niente e non fanno opinione. Non sorprende dunque che i gestori dei grandi giornali mantengano marginali le notizie sulla marginalità. Ma ci si aspetterebbe ben altro approccio in quei Paesi dove c?è ben poco altro da raccontare e analizzare se non la povertà. Nei Paesi con oltre il 60% di poveri (e oltre l?85% in zone rurali) la povertà è il cuore di tutto, dalla politica all?economia, dall?impresa alla società civile. E i giornali si comportano esattamente come un passante in una strada di una città del mondo ricco. I poveri non li vedono; se li vedono li nascondono, li tagliano come notizia invendibile. È il risultato sorprendente di una vasta indagine delle Nazioni Unite sui giornali dell?America Latina. La percentuale totale di notizie sulla povertà nei giornali è dello 0,8%. Una notizia o una foto sulla povertà è uscita undici volte l?anno in prima pagina, cioè in meno del 3% delle prime pagine si sono visti i poveri. Solo il 5,8% gli editoriali che se ne occupano. Il record di attenzione ai poveri spetta al quotidiano Folha de San Paulo (Brasile) con il 6,7%, ma solo se si aggiungono alla povertà la disuguaglianza, lo sviluppo umano e sociale. E chi ne parla, chi sono le fonti? Far parlare i poveri di se stessi ? Manco per idea. Le fonti sono prima di tutto le organizzazioni internazionali, le autorità, la Chiesa. Quando raramente spuntano, i poveri sono oggetto della notizia, mai soggetto. Tra le sezioni del giornale, il record di interesse per la povertà lo detengono le caricature con il 9,6%. Semplificano, fanno sorridere, non permettono analisi complesse. E il contenuto della notizia? Il 98% delle notizie sulla povertà si riferisce a fatti e denunce, il 2% ad analisi e proposte. Tutti sanno che ce ne sono sempre di più, ma i poveri restano invisibili come l?aria.

Sandro Calvani è dirigente delle Nazioni Unite. Quanto qui espresso non rappresenta necessariamente l?opinione delle Nazioni Unite


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