Non profit

I pony su due ruote son pronti per l’Expo

Nascono a Milano gli Urban bike messengers

di Redazione

Dopo aver convertito a suon di vigorose pedalate Londra, Parigi, Sydney, New York e molte altre metropoli del globo, i pony express in bicicletta si lanciano in volata alla conquista del Belpaese. Sono i paladini delle due ruote, amici col pallino del ciclismo, che, trasformando una passione in un mestiere, danno vita nelle loro città a servizi di ritiro e consegna rapidi su bici. Nel mondo sono sempre di più: affidabili, puntuali ed economicamente competitivi.
I pionieri italiani si chiamano Urban bike messengers e, da settembre, coprono la zona di Milano e hinterland. «Per ora siamo quattro, ma le potenzialità del servizio sono enormi», assicura Roberto Peia, giornalista prestato alle due ruote e anima del progetto insieme ai tre soci fondatori, Andrea Vulpio, Luca Pietra e Simona Bariselli. «Non solo perché la bici è il mezzo ideale per muoversi rapidamente nel traffico cittadino, specie nelle ore di punta e nei tratti urbani soggetti a restrizioni (ecopass, zone pedonali, ecc.), ma anche perché può giocare la carta non indifferente dell’ecologia». Senza contare la conformazione morfologica del capoluogo lombardo: «Piatta, senza dislivelli, Milano si presta alla mobilità su due ruote. E ha un bacino d’utenza potenzialmente enorme in confronto a città come Lugano, dove il servizio esiste da qualche anno e occupa 12 pony per 80mila abitanti».
In barba alle code estenuanti, all’imprevedibilità del caro-benzina, ai divieti d’accesso che fermano i colleghi motorizzati, i ciclofattorini a impatto zero sfrecciano per la città, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18, portando a destinazione i codici rossi (consegna in 30 minuti), arancione (in 90 minuti) e verdi (entro la giornata), per conto di studi professionali, negozi e privati: pacchi, documenti, libri, foto, cd o qualunque cosa fino a un massimo di 10 chili.
Difficile fare già il bilancio dell’attività, ma il gradimento del servizio sembra confermato da una crescente rosa di clienti abituali, per i quali sono previsti carnet da dieci corse (63 euro), 25 (145,44 euro), 50 (275,64 euro) e cento (536 euro): «Per ora gestiamo in quattro le consegne, variabili dalle 6 alle 25 giornaliere. Ma presto potremmo aver bisogno di rinforzi. Al nostro sito sono già pervenute proposte di collaborazione da 150 candidati Ubm. La possibilità di offrire una fonte di reddito integrativa a giovani e disoccupati è una delle ragioni che ci ha spinto ad aprire l’attività. Unico requisito richiesto, possedere una bicicletta». Obiettivi per il prossimo futuro? «Accrescere la squadra e ottenere dal sindaco Letizia Moratti la commissione delle consegne legate all’Expo».

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