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I piani europei di sviluppo per i Pvs saranno rivisti. Inviate proposte!

Dal 18 gennaio scorso la Commissione ed il Consiglio Ue hanno aperto la procedura di consultazione pubblica sulle politiche comunitarie di sviluppo.

di Matteo Manzonetto

La Commissione europea e il Consiglio hanno aperto, a partire dal 18 gennaio, la procedura di consultazione pubblica sul futuro delle politiche comunitarie di sviluppo. Secondo Bruxelles è giunto il momento di rinnovare il Trattato e la Dichiarazione per lo sviluppo del 2000, il cui obiettivo principale era «combattere la povertà nel mondo». Come si legge sul sito della Direzione generale sviluppo della Commissione, è necessario chiedersi se questo debba essere ancora l?obiettivo numero uno delle politiche europee verso i Paesi in via di sviluppo. Sono tre le ragioni che hanno spinto la Ue a rimettere in discussione le proprie strategie di cooperazione. Innanzitutto ci si è resi conto che la globalizzazione oltrepassa i domini economico-commerciali, includendo anche l?ambiente, la salute, la sicurezza, le migrazioni, ecc. Si rende quindi necessario allargare il campo degli accordi di partnerariato coi Pvs. Le politiche di sviluppo «stanno diventando lo strumento privilegiato per gestire la globalizzazione». Poi, Bruxelles ritiene necessario tenere in conto le nuove priorità politiche dell?Europa allargata, soprattutto per le politiche di vicinato e la strategia di sicurezza. La terza ragione per riaprire il dibattito riguarda «l?emergenza di un maggiore consenso internazionale» sullo sviluppo, soprattutto in seguito agli impegni politici assunti durante il Doha-Round sul commercio, a Johannesburg sullo sviluppo sostenibile, o a quanto contenuto nel Millennium Goal Onu. Per partecipare alla discussione, inviare la propria opinione, in inglese o francese, entro il 2 marzo prossimo al seguente indirizzo: IPM V


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