Sostenibilità

I Parchi italiani: paradiso della natura e delle Onlus

Domani è la Giornata dedicata ai 3 milioni di ettari italiani riconosciuti riserva naturale: vi lavorano 500 cooperative e 200 associazioni senza fine di lucro

di Gabriella Meroni

21 parchi nazionali, 110 regionali, 159 riserve naturali statali, 252 riserve naturali regionali, 128 altre aree naturali protette per una superficie di 3.030.000 ettari. Sono questi i numeri della natura protetta in Italia che saranno ricordati domani in occasione della Giornata Europea dei Parchi. Un patrimonio naturale, il nostro, che e’ il piu’ ricco d’Europa e che da solo raccoglie la meta’ dell’intera flora europea. Ma oggi le aree tutelate rappresentano anche una nuova occasione di ‘business’ e di conseguenza una fonte occupazionale. Secondo i dati della Federparchi, infatti, il turismo verde risulta in crescita del 20% in questi ultimi anni e attualmente nei Parchi lavorano 2mila persone, il 70% delle quali nelle aree protette del Centro-Sud (Parco del Pollino e del Cilento e Vallo di Diano sono, per estensione, i due primi parchi nazionali), quasi 10mila persine lavorano nei cantieri aperti all’interno dei parchi per la costruzione di infrastrutture e altre 1000 sono impegnate nella manutenzione del territorio. 1.500 le persone in organico nei parchi regionali. E’ nell’indotto, pero’, che le aree protette offrono le cifre piu’ interessanti. Attualmente 500 cooperative di servizi e di lavoro traggono la loro motivazione nell’esistenza del parco stesso: circa 10mila giovani fra i 20 e i 35 anni gestiscono i centri visita e sono impegnati nella ricettivita’ e nell’assistenza ai visitatori con micro e piccole attivita’ imprenditoriali. 1000 sono i collaboratori delle 200 associazioni onlus che si occupano soprattutto di educazione ambientale a favore delle scuole e 1000 i ricercatori di Universita’, enti di ricerca e fondazioni coinvolti nei 500 progetti di ricerca e studio che hanno per oggetto i parchi. Ogni anno in Italia 25 milioni di persone visitano le aree protette con un giro d’affari di 2mila miliardi di lire. E l’indotto largo, sottolinea ancora Federparchi, e’ difficilmente quantificabile in maniera certa ma non al di sotto delle 60mila unita, divise fra artigianato, turismo, commercio e agricoltura. Proprio nell’agricoltura i Parchi Nazionali hanno investito negli ultimi anni circa 20mila miliardi di lire per il sostegno alle nuove colture e per la salvaguardia di quelle tradizionali.


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