Non profit

i pagamenti del 2007? a data da destinarsi

Le ragioni del ritardo nella pubblicazione dei dati

di Gabriella Meroni

La riapertura dei termini per gli esclusi, la riammissione delle associazioni sportive e un decreto (di Tremonti) che ancora non c’è. Ecco i motivi di un clamoroso ritardo che sta mettendo in ginocchio tanti enti
Pagamenti del 5 per mille 2007? Non c’è fretta. Almeno per i palazzi. Se dell’edizione 2006 sappiamo tutto, dalle scelte dei contribuenti alle quote (già arrivate ai destinatari nel 95% dei casi: mancano “solo” 8 milioni da recapitare a enti che tardano ad inviare l’Iban al fisco), del 2007 si conoscono solo le firme degli italiani (14,7 milioni, in flessione sul 2006) e gli enti iscritti, 31.776 contro i 28.678 dell’anno precedente.
Ma quanto è stato raccolto? Quanto spetta alle singole associazioni? Non si sa. Eppure si tratta delle informazioni più interessanti, sia a livello superficiale (a quale ente non piacerebbe sapere quanto i cittadini gli hanno voluto destinare?) sia a livello contabile. Ecco cosa ci ha scritto un nostro lettore commercialista: «La questione inizia a essere assai spinosa: se l’Agenzia delle Entrate non pubblica le quote maturate, noi contabili facciamo fatica a inserire nel bilancio del 2008 il contributo. Dovremmo supporre delle stime», continua il messaggio, «del tipo: ogni 5 per mille “vale” 25 euro circa, ma le stime sono sempre un po’ aleatorie, soprattutto se il numero di preferenze non è stato epurato del numero delle dichiarazioni con imposta a zero per effetto delle detrazioni di imposta. Tra l’altro possono verificarsi problemi sulle anticipazioni: gli istituti di credito potrebbero non essere così propensi a “scontare” un credito stimato rispetto a uno definito». «La campagna bilanci è già iniziata», nota giustamente il lettore, «e ad essere bravi contabili dovremmo indicare l’avvenimento della pubblicazione della quota (se nel frattempo avviene) tra i “fatti avvenuti dopo la chiusura del bilancio” nella nota integrativa».
Ipotesi, domande, tentativi di comporre il pasticcio. Anche perché di vero pasticcio si tratta, e forse di qualcosa di più, visto che il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che ha regolato per il 2007 le modalità di iscrizione al 5 per mille stabiliva che le quote spettanti agli enti beneficiari dovessero essere pubblicate sul sito delle Entrate entro il 31 marzo 2008. Quasi un anno fa. E invece, niente. Come mai?
Rispondiamo con il fondamentale aiuto di una fonte interna al ministero del Lavoro, incaricato dei pagamenti alle onlus. I motivi che hanno portato al clamoroso ritardo nella pubblicazione dei dati sono tre: primo, il reinserimento tra i beneficiari delle associazioni sportive dilettantistiche (asd), in un primo momento escluse. Il ripescaggio è stato deciso nel 2008, ma riguarda tutte le asd che avevano inoltrato la domanda, il che rende necessari ulteriori conteggi. Secondo, il dpcm del 2008 ha stabilito che hanno diritto al 5 per mille non tutte le associazioni sportive, ma solo quelle con determinate caratteristiche “sociali”, che saranno esplicitate da un apposito decreto del ministero dell’Economia. Ma il decreto non c’è. Terzo, il Milleproroghe ha riaperto i termini di iscrizione per il 2006 e 2007 a favore degli enti esclusi per motivi formali. Quindi i calcoli sul 2007 andranno ulteriormente rivisti proprio per permettere anche ai nuovi entrati di partecipare al riparto. Una ricostruzione questa che, udite udite, viene confermata anche dall’Agenzia delle Entrate.
Morale? Il sottosegretario alle Politiche sociali, Eugenia Roccella aveva dichiarato lo scorso agosto, all’avvio dei pagamenti 2006, che il ministero avrebbe liquidato le somme 2007 nel giro di sei-otto mesi. Quindi entro febbraio 2009. Ora, ammettono dal ministero di Sacconi, la promessa non potrà essere mantenuta.

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