Famiglia

“I nuovi perseguitati”: i dubbi del Pime

La rivista Mondo e Missione, pur trovandosi sostanzialmente d'accordo sull'impianto del libro di Socci, non tralascia dubbi e riserve

di Piergiorgio Greco

“I nuovi perseguitati” di Antonio Socci (Piemme, pp 160, 8,90 euro) è il libro giusto che esce nel momento sbagliato. Lo sostiene la rivista del Pime “Mondo e Missione”, in una recensione che affianca apprezzamento a critiche per un’inchiesta che “ha tutte le carte in regola, quali che siano le intenzioni dell’autore, per essere strumentalizzata”.

Così, se da un lato “Mondo e Missione” elenca i pregi di una ricerca ricca e accattivante, evidenziandone il merito principale – “quello di ricordare, a una cristianità non di rado distratta, una parola evangelica spesso ignorata ai nostri giorni: ?Se hanno odiato me, odieranno anche voi?” -, dall’altro vengono posti una serie di dubbi.

Il primo: “Denunciare una ?guerra di religione? ai danni dei cristiani con toni che, almeno in qualche passaggio, vanno oltre la pur legittima polemica, non rischia di scatenarne altre?”.

Il secondo: “il fatto che sia pressoché taciuto il martirio di Chiese che pagano la loro fedeltà ai poveri contro i soprusi dei ?paramilitari? al soldo dei potenti di turno (un caso lampante: la Colombia) si deve a mancanza di spazio o ad altro?”.

Il terzo: “perché nel libro non v?è nemmeno una riga per monsignor Oscar Romero, uno dei testimoni più limpidi degli ultimi anni?”

Ma forse è l’ultima domanda quella più sferzante: “perché Socci, uno degli opinionisti solitamente più documentati, oltre che agguerriti, in circolazione, non ha trovato il tempo di sfogliare qualche rivista missionaria in più? Su Mondo e Missione e Asia News, ma anche su Nigrizia, di tragedie che egli ? a ragione – sostiene essere ignorate dall?opinione pubblica anche ecclesiale (Cina e Sudan, per fare qualche esempio) ? avrebbe trovato tracce abbondanti”.

Interessante, ad ogni modo, l’invito finale: “bene fa Socci, in chiusura, a citare una frase di don Luigi Giussani, tratta da un commento al solenne mea culpa del Papa durante l?Anno santo: ?A nulla fuorché a Gesù il cristiano è attaccato?. L?auspicio è che i lettori di I nuovi perseguitati (che ci auguriamo numerosi) sfoglino quelle pagine con i sentimenti di don Giussani nel cuore”.

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