Formazione

I nuovi operatori della bsocietà multietnica

Modena Master con docenti stranieri e partnership con atenei esteri

di Redazione

L Italia si sta trasformando in un Paese multietnico e i settori dei servizi pubblici sono chiamati a rispondere a questa nuova situazione. Se l’esigenza è stata avvertita già da qualche tempo nella scuola, non così accade nei servizi sanitari.
«Si può ipotizzare che entro il 2010 la maggioranza degli immigrati verrà raggiunta non solo da mogli e figli, ma anche dai genitori anziani, e il sistema socio-sanitario nazionale si troverà poco preparato, in particolare il suo personale, ad accogliere e gestire la situazione. Attualmente non stiamo preparando il personale coinvolto nei servizi socio-sanitari ad affrontare una situazione nazionale che è in rapido cambiamento etno-culturale. Oggi più che mai diventa un requisito fondamentale per il personale impegnato in questi servizi agire con congruenza e competenza culturale», spiega Bruno Ciancio , coordinatore del Master transculturale-multietnico nel campo della salute, del sociale e del welfare organizzato dall’università di Modena e Reggio Emilia.
Il corso si propone di formare specialisti nell’area transculturale-multietnica e sull’immigrazione, nel campo della salute, del sociale e del welfare rendendoli capaci di progettare, sviluppare, organizzare, attuare servizi, percorsi di formazione, progetti di ricerca e gestire programmi di tutela dell’utente immigrato. Diversi gli sbocchi professionali: «Tali figure potranno essere impiegate nella tutela della salute, nella sanità, nel welfare, nelle scuole, nei servizi psicosociali e della prevenzione, negli enti ed istituzioni pubbliche e private nonché nella mediazione culturale, la formazione, la ricerca inerente ai servizi, programmi che vengono a contatto con persone presenti sul territorio nazionale ma che hanno origini diverse».
Il corso si rivolge a operatori sanitari, sociali e culturali di ogni disciplina come assistenti sociali, infermieri, medici, tecnici, mediatori culturali nei servizi sociosanitari, psicologi, antropologi, pedagogisti, sociologi, dirigenti e responsabile dei servizi sociosanitari e preventivi delle Usl, Asl ed enti locali, istituti di formazione, di ricerca, di prevenzione e del recupero funzionale del pubblico e del privato.
Tra i docenti esperti stranieri di onlus e centri di studio, grazie anche alla collaborazione con gli atenei Izmir di Turchia, Kuopio in Finlandia, Middlesex in Inghilterra, Bremen in Germania e di Lubumbashi della Repubblica Democratica del Congo.
Il corso è entrato a far parte del catalogo interregionale per l’alta formazione e sono pertanto disponibili voucher formativi a copertura di una parte della retta d’iscrizione che è di 2mila euro.
Le lezioni si svolgono a Modena, per 36 venerdì, e il tirocinio di 8 settimane può essere svolto in Italia o all’estero. Saranno ammessi un massimo di 30 partecipanti. Le domande di partecipazione devono pervenire entro il 18 novembre.


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