Non profit

I nuovi mondi di «VITA»

Le ragioni che stanno alla base del restyling della nostra testata

di Redazione

Un dorso madre rivolto all’attualità. E due sezioni originali: “Vita Esperienze”, vetrina delle migliori pratiche sociali e “Vita Cantieri”, dedicata ai grandi laboratori del welfare del futuroCapita, nella vita dei giornali, che ciclicamente un editore in guerra con conti e diffusioni, o un direttore con l’incontenibile urgenza di lasciare un segno, voglia imporre una svolta, e lo faccia imboccando la strada più semplice: mettendo mano a un rilancio della propria testata (quelli del settore lo chiamano “restyling”). Si fanno settimane e settimane di brain-storming, si compilano ambiziosi dossier di progetto editoriale, poi si pensa a qualche nuova rubrica, si cambia qualche colore qui e là, si ritoccano i caratteri del titolo e il taglio delle foto, et voilà, per qualche mese – o anno – il bravo lettore in cerca di novità è accontentato. Si ritrova tra le mani un giornale imbellettato, che ha nascosto con un abile maquillage le rughe dell’età.

A Vita è successo l’opposto
Ci siamo accorti, a un certo punto della nostra storia, che la forza vitale del giornale andava al di là delle pagine che settimanalmente il magazine riusciva ad accogliere. Che l’innesco di mondi che Vita andava a sfiorare, le esperienze di persone e organizzazioni che giorno dopo giorno, per 16 anni, abbiamo incontrato lungo il nostro cammino ci chiedevano un supplemento di energia. Che il nostro giornale era diventato il punto di coagulo di una voglia diffusa di cambiamento: il dovere di un giornale (e di una realtà editoriale) come Vita non poteva più limitarsi a raccontare la quotidianità ma doveva diventare una sfida per il lettore. Vita ha la forza, la sensibilità, l’esperienza e quel pizzico di sconsideratezza che la rende un giornale capace di mobilitare la voglia di fare. Un giornale che sappia trasmettere il gusto e la passione per la realtà, ma che dia anche strumenti (storie, esperienze, best practices) per chi ha questo gusto? e ci prende gusto, e vuole uscire dal proprio guscio mettendosi in gioco direttamente.
Messo a fuoco questo, tutto il resto è venuto di conseguenza. Innanzitutto abbiamo voluto investire, in assoluta controtendenza, su un medium tradizionale, cartaceo. Un oggetto intriso di realtà, che rimanesse in mano, oltre che in testa, che si possa leggere, ritagliare, riconsultare a più riprese: uno strumento anche “fisico” di cambiamento, insomma.

Ci siamo fatti in tre
Oltre al magazine che racconta l’attualità della settimana, spaziando con uno sguardo appassionato e uno stile snello ed essenziale sui temi e gli eventi italiani e internazionali, Vita si arricchisce di due dorsi nuovi.
Nel primo, che abbiamo chiamato Vita Esperienze, raccontiamo storie di persone che attraverso la propria professione, una propria passione, o il loro impegno nel sociale si propongono come buone pratiche viventi, e senza cadere nell’enfasi celebrativa incarnano quel “si può fare” che faccia da innesco a una voglia di impegno diffusa. E decliniamo poi, in pagine attente alle nuove tendenze nel campo della tecnologia, della mobilità, del food e dei consumi energetici, proposte e suggerimenti per stili di vita compatibili.
Il secondo dorso l’abbiamo chiamato invece Vita Cantieri ed è dedicato ai grandi cantieri del welfare del futuro, quelle interconnessioni positive tra profit, non profit e pubbliche amministrazioni che producono risposte concrete. Sempre in questa grande officina del welfare troverà spazio l’informazione sulla responsabilità sociale d’impresa, sulle buone pratiche della pubblica amministrazione e sull’attività di onlus e organizzazioni sociali.
Ultima cosa (ma ci piace lasciare questo aspetto al vostro occhio, e al vostro giudizio) abbiamo voluto fare un giornale che fosse bello. L’input, anche in questo caso semplice e senza retorica, che abbiamo dato a Francesco Camagna, l’ottimo (e paziente) art director che ci ha accompagnato in questo percorso, è stato proprio questo: vogliamo un giornale che sia bello, e cioè elegante, pulito, chiaro, che sia vivace e coinvolgente senza essere invadente. Con un impianto grafico che accompagni con intelligenza la ricchezza, la profondità e la densità dei contenuti di Vita alleggerendo i pesi dei caratteri, dando ampio respiro alle fotografie, valorizzando illustrazioni e infografiche chiare ed esaustive.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.