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I nuovi eroi dei ragazzi d’oggi? Carabinieri e volontari

È l'effetto 11 settembre

di Gabriella Meroni

Sono i carabinieri e i volontari gli eroi del 2002 dei ragazzi italiani. Ad affermarlo e’ una ricerca condotta da Eta Meta Research che ha svolto un’indagine sociologica su un campione di 1.024 ragazzi fra gli 8 ed i 18 anni, mirata al tema dell’eroe. A illustrarla, a Bologna, e’ stato Marco Bocconi, coordinatore dello studio. ”I ragazzi -hga riferito Bocconi- hanno ormai mandato in pensione il supereroe classico, il vecchio Superman, e si rivolgono invece a persone di tutti i giorni per individuare esempi e modelli da seguire”. Tra le novita’ emerse dall’indagine, commissionata dall’organizazione del Futurshow 2002, e’ la scomparsa del carattere ‘solitario’ dell’eroe. ”I giovani -ha spiegato Bocconi- non guardano piu’ al modello ‘rambesco’ degli anni Ottanta ma vedono, nel gruppo e nel lavoro di team, la fucina di crescita dei loro eroi”. Ecco perche’, ad esempio, i carabinieri sono visti come i nuovi eroi del millennio, insieme ai pompieri, ai volontari, ai medici e agli scienziati. ”Effetto 11 settembre a parte -ha aggiunto Bocconi- tutti i membri di queste categorie sono visti come persone che vegliano e che garantiscono la sicurezza del cittadino”. La voglia di eroe va poi ricercata nella quotidianita’ e non nell’immaginario. ”Tempo fa – ha raccontato ancora Bocconi- il nemico era qualcosa di grande, di grandissimo, ad esempio i marziani. Adesso il nemico e piu’ terreno, piu’ vicino alla realta’. Ecco perche’ gli scienziati, i medici ed i ricercatori hanno assurto anche loro il livello di eroi, perche’ si battono ogni giorno contro il male del nostro mondo”. Unico dei supereroi tradizionali a resistere al logorio del tempo e’ Tarzan che, di fatto, e’ il meno supereroe di tutti, visto che non sposta montagne con una mano e che non vola. ”Tarzan -ha concluso Bocconi- e’ visto come il paladino dell’ecologia e, per questo, ha retto l’urto con il nostro tempo, in cui l’ambiente e l’inquinamento sono fra le prime preoccupazioni dei giovani”.


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