Cultura

I nuovi bulli con i capelli bianchi

di Redazione

Andrea Bajani, 33 anni, è l’autore di Domani niente scuola (Einaudi), resoconto del suo viaggio da “infiltrato” fra tre scolaresche italiane in gita.
Come interpretare la recente “raffica di cinque in condotta”, registrati in maggioranza nelle scuole del Sud?
Credo sia più utile la cultura che lo spauracchio della punizione. La paura non modifica il modo di pensare, ma rafforza le posizioni contrapposte. Vorrebbero che noi dicessimo che dunque al Sud sono più maleducati. Invece bisogna andare più a fondo, indagare la complessità. Sono andato in gita con una scuola di Torino, una di Firenze e una di Palermo. I palermitani, nel mio caso, erano in assoluto i più disciplinati.
E il fenomeno del bullismo?
Se ne parla come se la violenza sociale fosse circoscritta agli adolescenti. Prima non si picchiavano i disabili nei corridoi, è vero, ma nemmeno si dava fuoco alle persone sulle panchine. La violenza si è purtroppo radicalizzata in tutte le fasce generazionali.
Scriverai ancora sui giovani?
Non so. Di sicuro sono una buona lente per guardare all’Italia.

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