Non profit

I nuovi bollettini postali ottimizzati ma senz’anima.

Vietata la stampa sulla facciata posteriore, dove le associazioni recuperavano le informazioni sui sottoscrittori. Wwf e Lega del Filo d’Oro protestano

di Benedetta Verrini

Il mezzo più tradizionale per donare a un?associazione? Il bollettino di versamento postale: alzi la mano chi non ha mai compilato un conto corrente del Wwf, dell?Unicef o di altre organizzazioni, scrivendo sul retro i propri dati anagrafici, il proprio recapito, l?ammontare della donazione.
Molto presto non sarà più così: il bollettino di versamento postale cambia pelle e rischia di creare notevoli problemi ai suoi beneficiari. Con l?avvento dell?euro, infatti, le Poste Italiane hanno stabilito le nuove caratteristiche dei bollettini di conto corrente, all?insegna dell?ottimizzazione del lavoro e della massima riduzione di ogni informazione superflua. In pratica, a partire dal gennaio del 2002, quando in tutti gli uffici postali i versamenti saranno in euro, i nuovi conti correnti potranno essere stampati solo sulla faccia anteriore, con uno spazio ridottissimo per la causale, e il retro dovrà restare bianco. Decine di associazioni che fondano la propria sopravvivenza su questo sistema sono in allarme: in queste settimane devono richiedere l?autorizzazione per stampare in proprio i bollettini e le nuove direttive rappresentano una vera stangata: «In questo modo non potremo più stabilire un rapporto di comunicazione con i nostri sostenitori, né monitorare i risultati delle nostre campagne» dice Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d?oro.
I nuovi bollettini riporteranno, come sempre, il nominativo e l?indirizzo del sostenitore, ma verranno meno altre indicazioni importanti. Una per tutte, la raccomandazione di conservare la ricevuta di versamento. Non tutti, infatti, sanno che la donazione a una onlus è detraibile dall?Irpef per le persone fisiche e deducibile dal reddito per le imprese. Sul versante delle associazioni beneficiarie, invece, non sarà più possibile fare una classificazione dei sostenitori in base all?età o alla periodicità (o entità) del versamento. «Tutto questo ci costringe a cambiare radicalmente le nostre strategie di comunicazione» dice Paolo Giganti del Wwf, associazione che riceve, in media, 500mila bollettini all?anno. «Il numero di telefono o l?email dei nostri sostenitori, ad esempio, era utile per proporre nuove opportunità, come l?utilizzo della carta di credito del Wwf, o per ricordare la scadenza della quota annuale. Per non parlare della data di nascita, visto che il Wwf ha soci junior e soci adulti, con due diverse linee di comunicazione». Secondo queste associazioni, il divieto di stampare sul retro non ha alcuna spiegazione: «Nel momento in cui le Poste effettuano la lettura ottica dei bollettini sulla faccia anteriore, che cosa importa se il retro è stampato e riempito di informazioni che interessano esclusivamente le associazioni?» domanda Bartoli. Dalle Poste rispondono che il nuovo bollettino è funzionale alla lettura ottica, che consentirà alle associazioni di «visualizzare tramite Internet l?immagine dei bollettini che sono stati loro accreditati e riconoscere così più rapidamente l?identità del versante». E aggiungono che «l?utilizzo del retro del bollettino determinerebbe maggiori costi e tempi di risposta più lunghi».
«Di tutto questo potevano almeno discutere con i diretti interessati» commenta Bartoli, «Ai dirigenti di BancoPosta avevamo chiesto un incontro già tre mesi fa, ma non siamo mai stati ricevuti. Ci auguriamo che possano riconsiderare il problema, visto che penalizzerà centinaia di organizzazioni. E non solo nel settore non profit».

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