Economia

I nodi della Società della salute

Il punto sulla legge 328. Toscana: il privato sociale escluso dal tavolo delle decisioni

di Luca Zanfei

Un unico soggetto per unificare prestazioni sociali e sanitarie. Nata nel 2002 su indicazione del Piano sanitario regionale della Toscana, la Società della salute ha come obiettivo il passaggio da azioni per la sanità a politiche per la salute. Con una funzione principale: non solo programmare genericamente il servizio, ma decidere strategicamente le priorità dell?intervento e la destinazione delle risorse. Un istituto innovativo, dunque, predisposto per essere stazione appaltante unificata su tutto ciò che compete i servizio socio-sanitari. Un solo organo che racchiude i poteri di Asl, Comuni, Province e, in teoria, terzo settore. In teoria, perché fin dall?inizio il privato sociale è stato coinvolto in uno solo dei due tavoli istituiti dalla Regione, quello della Consulta del terzo settore, rimanendo escluso invece dal Comitato di partecipazione, unico organo con reali poteri decisionali. La motivazione è sempre la stessa: un conflitto di interessi tra programmazione e d erogazione, che la stessa Cgil ha denunciato allontanando di fatto la cooperazione dalle responsabilità progettuali. Così un organo che doveva coinvolgere il terzo settore, finalmente come «protagonista della tutela della salute e del benessere», ha definitivamente messo un punto alla concertazione effettiva con le parti sociali, lasciando agli enti locali e soprattutto ai Comuni il potere di progettare e valutare i servizi. Alla cooperazione il solito compito di servizi in un contesto di mercato. Così, finita ormai la sperimentazione, le centrali cooperative spingono per rivedere il ruolo della propria rappresentanza al Comitato di partecipazione. L?idea è che non siano le singole imprese sociali a discutere, ma un organo di rappresentanza di tutte le cooperative sociali. Il problema è capire quale e come si possono superare i problemi di rappresentatività che finora ha fiaccato l?azione politica del terzo settore.


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