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I musulmani d’Italia: «Chiuso l’incidente di Ratisbona»
Lo dice il presidente dell'Ucoii Dachan Mohamed Nour interpellato da vita.it sul viaggio in Terrasanta del pontefice
«Abbiamo il massimo rispetto per questo Papa». A dirlo è Dachan Mohamed Nour, presidente dell’Ucoii, l’Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia interpellato sul viaggio di Ratzinger in Terrasanta.
L’Ucoii è un organizzazione nata nel 1990 ad Ancona alla quale fanno riferimento circa l’80% delle moschee e dei centri islamici italiani. Attraverso congressi, attività culturali, rapporti con le istituzioni politiche, l’Ucoii lavora per garantire i diritti dei musulmani in Italia, per la costruzione di un islam italiano e come si legge dal sito ufficiale, per promuovere il dialogo interreligioso.
Qual’è il suo giudizio del viaggio del Papa in Terrasanta?
Siamo molto soddisfatti di questo viaggio, come del resto, ci tengo a dirlo, eravamo molto contenti del viaggio di Giovanni Paolo secondo nel 2000. Ma in un momento difficile come questo, la presenza del Papa e le sue parole nei confronti dei palestinesi rappresentano un salto di qualità. Gli riconosciamo il merito di aver preso una posizione responsabile. L’appello di sua santità ci ha reso molto felici.
Secondo lei il Papa è stato imparziale sulla questione Israeliana-Palestinse?
Giudico la posizione del Papa imparziale e giusta.
Molti però hanno ritenuto le parole del Papa come frasi filo palestinesi?
Gli Israeliani non sono mai contenti. Ogni concessione per loro non è mai abbastanza.
Ma lei è ottimista sul futuro in Palestina? La visita del Papa in Terrasanta ha aperto nuovi scenari politici?
Nonostante le belle parole del Santo Padre, rimango pessimista sul futuro. Secondo me, dopo questi giorni tornerà tutto come prima. Sono anni che sentiamo belle parole e propositi, ma la situazione non si sblocca mai.
Visto che la politica non farà progressi, allora parliamo della società civile. Com’è il rapporto tra musulmani e cristiani in Terrasanta e nel mondo arabo?
Sono ottimi. Lo sono sempre stati. Gli attriti che si sono registrati in alcuni casi sono stati determinati da devianze mediatiche. Sono le falsità e le menzogne dei media ha generare attriti.
La ferita del discorso del Papa a Ratisbona è ancora aperta?
Assolutamente no. Ripeto, abbiamo il massimo rispetto per questo Papa.
Lei è stato invitato ai funerali all’ Aquila dal presidente della Repubblica. In un clima teso come quello di oggi, ci sono possibilità di nuovi sviluppi e collaborazioni con le istituzioni italiane?
Siamo sempre stati in buoni rapporti con le istituzioni italiane. Ho incontrato sempre persone preparate e intelligenti. Ci tengo a dire che noi siamo per il rispetto della Costituzione.
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