Non profit
I Modà cantano il dramma dell’azzardo
Nel loro nuovo lavoro, Passione maledetta 2.0, i Modà raccontano la realtà - dura, cruda - che ci circonda. Nell'Ultima mano affrontano il tema dell'azzardo di massa che sta travolgendo la vita di troppi ragazzi
« Non aveva mai bevuto né fumato, ma aveva un grande vizio, il gioco d’azzardo. Ormai va considerato una droga a tutti gli effetti, penso davvero che le slot machine dovrebbero essere tolte dalla circolazione». Così Kekko Silvestre dei Modà racconta la canzone L'ultima mano. E «un amico che oggi non c'è più», travolto da questo dramma.
"L'ultima mano" è ispirata a un mio amico che ora purtroppo non c'è più. Non aveva mai bevuto né fumato, ma aveva un grande vizio, il gioco d’azzardo. Ormai va considerato una droga a tutti gli effetti, penso davvero che le slot machine dovrebbero essere tolte dalla circolazione
Kekko dei Modà
Nel testo, Kekko scrive: «Ricordo che piangevi, mi parlavi e la tua mano cercava me, che indifferente da ogni lacrima che versavi pensavo a tutt’altro tranne che stavo per perdere te, ma questa volta per sempre… Ricordo tutte quelle scuse che inventavo pur di uscire per andare solo ad accumulare sconfitte. Ricordo quella notte in cui mi sono ritrovato di fronte alla mia fossa già scavata».
Passione Maledetta 2.0 è un album in cui rivelo un’anima cantautoriale diversa dal solito. I testi affrontano argomenti che vanno al di là dell’amore che solitamente è il tema principale dei nostri dischi. Sono riuscito ad inserire dei temi un po’ più profondi, come il gioco d'azzardo, gli incidenti stradali causati da alcol e droga e i miei momenti di solitudine. Sarà un test per capire come reagiranno anche i nostri fan e decidere se è giusto continuare nella direzione di prima, in quella nuova, oppure miscelando entrambe le cose
Kekko dei Modà
È importante che la canzone affronti anche questa realtà, nel solco della migliore tradizione autoriale, per sensibilizzare e non lasciare soli coloro che, forse, proprio grazie a una canzone riusciranno a trovare un po' di luce in fondo al tunnel.
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