Da Bruxelles (Belgio) – Tra il 2 e il 5 giugno, i ministri dei Paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) si riuniscono a Bruxelles per confrontarsi sul destino della filiera pesca nei loro paesi (77 in tutto). Secondo un comunicato stampa diffuso dal Segretariato ACP,”questa riunone si tiene a un anno di distanza dall’adozione di una risoluzione sulla pesca presa nel corso dell’87ma sessione del Consiglio dei ministri ACP tenutasi a Addis Ababa nel 2008, e che chiedeva che una prima riunione dei ministri ACP incaricati della materia fosse convocata nel 2009″.
Oggi è cosa fatta. Ricordando che la pesca ha un’importanza capitale per le economie dei paesi ACP, il comunicato sottolinea che “l’obiettivo principale è l’instaurazione di un meccanismo ministeriale di coordinamento e di cooperazione nel settore della pesca”. L’iniziativa è tanto più importante che due terzi della produzione mondiale delle pesche di cattura provengono dai paesi in via di sviluppo e il commercio mondiale dei prodotti della pesca supera i 150 miliardi di dollari.
“Tra i temi che la riunione affronterà” conclude il Segreteriato ACP, “vi sono le sfide dell’accesso dei prodotti ACP sui mercati e lo sviluppo dei settori nazionali, due capitoli fondamentali per il partenariato Ue-ACP”. Ma le sfide rimangono tante: i ministri dovranno altresì confrontarsi su temi cruciali come la pesca illecita, la good governance, la sovraproduzione ittica e l’efficienza della gestione della filiera produttiva nei paesi ACP.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.