Welfare

I migranti? Ignorati da tutti

Sia l'agenda Monti che l'agenda Grillo non menzionano il tema dell'immigrazione. Solo Napolitano nel discorso di fine anno parla di seconde generazioni

di Lorenzo Alvaro

Mancano meno di due mesi alle elezioni politiche e, come fa notare il sito stranieriinitalia.it, il grande esclusa sembra essere sopratutto un tema: l'immigrazione. Gli stranieri infatti non compaiono in nessun programma politico.

Beppe Grillo ha pubblicato sul suo blog «un estratto dal Programma del M5S e delle proposte discusse nel forum e nel blog». Sedici punti che vanno dalla Legge Anticorruzione all’accesso gratuito alla Rete, passando per un referendum sull’euro e il reddito di cittadinanza.

Di immigrazione però non si parla, un’omissione che curiosamente accomuna l’Agenda Grillo a quella del tanto odiato “Rigor Montis”.

Nel suo manifesto programmatico neanche il Professore infatti dice cosa farà per cinque milioni di stranieri in Italia, né se vuole mettere mano alla riforma della cittadinanza per le seconde generazioni.

Cambiare l'Italia, riformare l'Europa. Agenda per un impegno comune” (in allegato), il documento che in pratica  racchiude le condizioni dettate  dal Professore a chi vorrà vederlo di nuovo a Palazzo Chigi, tratta nelle sue 25 pagine i più disparati temi. Ma non quello dei migranti.

L'unico ad aver ricordato gli immigrati è stato il Presidente della Repubblica. Nel messaggio di fine anno, l'ultimo del suo mandato al Quirinale, Giorgio Napolitano ha sottolineato come «in momenti impegnativi di scelta come quello della imminente competizione elettorale è giusto guardare all'Italia che vorremmo nella pienezza dei suoi valori civili e culturali. E quindi», ha detto il Capo dello Stato, «come paese solidale che sappia aver cura dei soggetti più deboli, garantendoli dal timore della malattia e dell'isolamento, che sappia accogliere chi arriva in Italia per cercare protezione da profugo o lavoro da immigrato e offrendo l'apporto di nuove risorse umane per il nostro sviluppo».

Aggiungendo poi «Paese, quindi, l'Italia, da far crescere aperto e inclusivo : già un anno fa, avevamo 420 mila minori extracomunitari nati in Italia. È concepibile che, dopo essere cresciuti ed essersi formati qui, restino stranieri in Italia? È concepibile che profughi cui è stato riconosciuto l'asilo vengano abbandonati nelle condizioni che un grande giornale internazionale ha giorni fa documentato e denunciato?».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA