Volontariato

i medici poliglotti godono di ottima salute. grazie al non profit

migranti Quasi tutti del privato sociale gli ambulatori per stranieri

di Redazione

È nato a Torino un nuovo ambulatorio pronto ad aiutare gli immigrati. Si trova nel quartiere San Salvario, una zona ad altissima densità straniera. Il servizio è all’interno dell’ospedale Evangelico Valdese Usl TO1 ed è effettuato da quattro dottori e una mediatrice culturale. «Da tempo pensavamo di mettere in piedi una struttura simile», racconta il direttore sanitario dell’ospedale, Elisabetta Sardi. «La zona è piena di stranieri, molto integrati con il resto della popolazione. I nostri medici conoscono almeno quattro lingue: inglese, francese, russo, rumeno. Questi stranieri provengono quasi tutti dall’Est Europa o dall’Africa centrale». L’ambulatorio, aperto il martedì e giovedì pomeriggio, «essendo integrato con l’ospedale permette di approfondire le situazioni critiche già segnalate dai nostri sanitari», spiega la dottoressa Sardi.
La rete di medici che si prende cura degli stranieri non si ferma a Torino. A partire dagli anni 90 sono cresciute, quasi sempre sotto forma di volontariato, diverse strutture volte a facilitare la vita dell’immigrato bisognoso di cure. Fortemente mobilitati nei mesi scorsi contro l’emendamento, all’art. 35 del Testo Unico sull’immigrazione, presentato dalla Lega che prevedeva «l’obbligatorietà della segnalazione alle autorità degli stranieri non in regola», gli ambulatori sono tornati alla loro routine e le polemiche, dopo l’appello rivolto al governo, sembrano essersi placate.
«Noi continuiamo il nostro umile servizio, anzi, abbiamo aperto da poco un’altra sede distaccata a Poggibonsi, dove il tasso di stranieri è molto più alto. La neo struttura è in convezione con la Usl 7, e non è legata a un’associazione come a Siena dove agiamo solo come volontari», afferma il dottor Mario Savino, dell’ambulatorio per migranti Corte dei Miracoli di Siena . A Genova , invece, l’ambulatorio internazionale Città Aperta ha ottenuto finalmente, dopo due anni di attività quasi pionieristica nei locali della parrocchia San Donato, due stanze concesse dal Comune con un canone d’affitto ridotto. Gli unici specialisti presenti nell’ambulatorio sono il pediatra e il dermatologo; grazie però al soddisfacente rapporto di collaborazione costruito in questi anni con i consultori, l’Istituto di igiene e l’ospedale di San Martino, ai pazienti è attualmente riconosciuto il diritto di accesso ad ambulatori esterni per esami diagnostici, visite e consulenze.
Ha appena compiuto 16 anni l’ambulatorio dell’associazione Sokos di Bologna , che ha finora assistito più di 14mila persone e solo nel 2008 ha effettuato circa 6mila visite e incontrato più di 1.300 nuovi pazienti. Costituito da volontari, l’ambulatorio può contare su 40 dottori e dieci operatori dedicati all’accoglienza. A Roma è attivo da un anno l’ambulatorio per minori immigrati all’ospedale Fatebenefratelli. Scopo è quello di fornire un supporto agli adolescenti disagiati, aiutandoli a tradurre e a interpretare il proprio disagio, e ai loro genitori per favorire il dialogo e l’integrazione. A Milano , dal 1997 è operativo l’ambulatorio medico dell’Opera San Francesco, che conta sulla presenza di operatori qualificati e di 134 medici volontari.


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