Cultura

I libri che ha scritto e che ha amato

Bibliografia

di Redazione

Non sono molti i libri che raccolgono saggi e materiali autografi di Adriano Olivetti. Tra questi segnaliamo: Civitas hominum. Scritti di urbanistica e di industria 1933-1943 (Aragno), Stato federale delle comunità. La riforma politica e sociale negli scritti inediti (1942-1945) (Franco Angeli), Fini e fine della politica (Rubettino) e, soprattutto, Città dell’uomo (Edizioni di Comunità, 1959).
Per leggere quello che lui amava leggere bisogna andare a scorrere i titoli pubblicati dal 1946 al 1960 dalla casa editrice da lui fondata, Edizioni di Comunità: 120 titoli (si veda l’intervista a Sapelli) e un buon numero di riviste periodiche per – come scrisse lui stesso – promuovere «un dialogo che parlasse agli uomini delle loro mete, della loro vocazione e responsabilità». Libri di religione, psicanalisi, politica, architettura ed anche di poesia. Da Thomas Stearns Eliot a Mounier, da Salvemini a Calamandrei, da Denise de Rougemont a Kenneth C. Wheare.
Per scoprire i titoli più amati da Olivetti consultate il sito della fondazione a lui intitolata

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