Famiglia
I grandi si nascondono tra i boschi dellAlberta
Kananaskis Village si trova tra le montagne rocciose dellAlberta. Raggiungibile solo via autostrada. Blindatissima. Ma i no global...
Altro che scudi di plastica e gommapiuma. Per bloccare il G8, o almeno per avvicinarcisi, quest?anno serve l?Ursus Mark VI suit. Un?armatura in titanio di 2 metri, con elmetto, sistema di aerazione e spray anti orso incorporato, per fronteggiare i mille grizzly che infestano i boschi intorno a Kananaskis. Il villaggio canadese dove, dal 26 al 28 giugno, si incontrano gli otto potenti della terra. E probabilmente solo loro, visto che di Ursus Mark VI, creata un paio d?anni fa dalla casa di produzione National Film Board of Canada per realizzare il film Project Grizzly, esiste un unico esemplare.
Scegliere una via meno pericolosa dei boschi? Impossibile. L?unica strada che porta al Kananaskis Village, centro di villeggiatura chiuso fra le Montagne Rocciose dell?Alberta e un campo da golf da 18 buche, è chiusa al traffico dalle Giubbe Rosse canadesi già da una settimana. E una pattuglia di Cf-18 pattuglia la no fly zone creata su un?area di 150 chilometri sopra le teste dei leader del mondo. Meglio di così il Canada, che di G8 ne ha già ospitati tre, non poteva fare. Né dissimulare: «Kananaskis», recita il sito ufficiale del summit, «è la località ideale per tornare a intendere il G8 come un meeting in cui focalizzarsi con tranquillità sulle questioni importanti per il mondo». Un meeting blindato, insomma. E non solo da orsi e giubbe rosse, spiega sul suo portale www.nologo.org la scrittrice Naomi Klein: «Per anni il governo ha cercato un modo di fermare gli attivisti senza negare pubblicamente il loro diritto di manifestare. Ora c?è riuscito grazie alle leggi anti terrorismo proposte dopo l?11 settembre: con il Bill C-35 estende la definizione delle Nazioni Unite di ?persona protetta? a tutti i visitatori stranieri che partecipano a meeting bilaterali o multilaterali, G8 compreso. E con il Bill C-36 stabilisce che le azioni contro queste persone protette sono terrorismo». Col risultato che chi tenterà di bloccare il summit potrebbe ritrovarsi in carcere con l?accusa di terrorismo.
Le reazioni della società civile? La difficoltà, e le botte prese l?anno scorso a Genova, hanno aguzzato l?ingegno a molti attivisti. Se quelli della campagna ?Rendezvous in Kananaskis? si limitano a pubblicare su Internet carte geografiche con i sentieri montuosi per raggiungere il summit e informazioni sulle prigioni della zona, sul portale www.takethecapital.net i Tao attivisti (molto poco pacifisti) organizzano una battaglia nei boschi stile ?Guerre stellari? con i no global nei panni degli orsetti Ewoks. Più costruttiva la proposta di sindacati, studenti e ambientalisti canadesi capitanati dall?Alberta Council for Global Cooperation: hanno deciso di allestire un grande campeggio – villaggio della solidarietà in cui ospitano circa 20mila attivisti e organizzano workshop sulla costruzione di un mondo migliore. Il terreno per farlo? A un?ottantina di chilometri dal villaggio del G8, affittato da una tribù di nativi del Canada che però, preoccupati per i possibili scontri fra new global e forze dell?ordine, hanno atteso fino all?ultimo a firmare il contratto. Ferree le regole ambientaliste per i suoi ospiti: chiunque percorre i 100 chilometri che separano Calgary (aeroporto più vicino) da Kananaskis senza riempire di passeggeri la macchina, paga un?ecotassa di 5 dollari. Ad autotassarsi, di un dollaro da destinare alle piccole non profit canadesi per ogni dollaro speso dalle grandi in campagne anti G8, hanno pensato invece gli attivisti del G8Roadshow.
Anti globalizzatori incurabili? Attivisti spacca tutto che farebbero meglio a seguire l?invito di intellettuali e volontari moderati che nei giorni del G8 vorrebbero incontrarsi ad Ottawa per una manifestazione pacifica? L?unica cosa certa è che, complice una grossolana gaffe del governo, attivisti e black block negli ultimi mesi hanno recuperato molte informazioni ?top secret? sulla sicurezza al Summit.
Come? Scaricandole tranquillamente da un sito federale costruito per assegnare 1.700 contratti a possibili fornitori del G8.
Per stamparsi una piantina del Delta Lodge, dove alloggiano gli 8 capi di Stato, è bastato collegarsi al sito e dare il proprio numero di carta di credito.
Qualche settimana fa il sito è stato chiuso, ma è bastata una gaffe per ricordare alla Royal Canadian Mounted Police che, almeno su Internet, i new global non si fanno incastrare.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.