Welfare

I giovani si mettono in campo: i 10 green jobs più trendy

Dal tutor dell’orto all'agriestetista passando per l'agrichef e l'allevatore digitale. Sono questi i profili più innovativi nel mondo della filiera agricola e della green economy

di Redazione

Che cos’è lagreen economy?Cosa significa esattamente lavorare nel settore dell'economia verde?Conosciuta anche come economia ecologica”, la green economy è innanzitutto un modello economico che nasce da un’analisi dove, oltre ai benefici del profitto di una certa produzione, si prende anche in considerazione l’impatto ambientale della produzione stessa. L’obiettivo è calcolare i potenziali danni ambientali prodotti dall'intero ciclo di trasformazione delle materie prime: a partire dalla loro estrazione, passando per il loro trasporto e trasformazione in energia e prodotti, finiti fino ai possibili danni ambientali che produce la loro definitiva eliminazione o smaltimento.

E le aziende italiane si stanno trasformando in “aziende green economy”? Sembrerebbe proprio di sì come dimostrano i numeri del rapporto GreenItaly 2017.
Sono 355 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2011-2016 in prodotti etecnologie green. In pratica più di una su quattro, il 27,1% dell’intera imprenditoria extra-agricola con dipendenti.

Investire nell’economia verde è un buon strumento per superare la crisi e per l’internazionalizzazione. Infatti, le imprese che lo fanno dimostrano una maggiore presenza internazionale: il 18,7% esporta, contro il 10,9% delle imprese non investitrici. Fenomeno ancor più evidente nel settore manifatturiero, con il 46% delle imprese esportatrici tra le eco-investitirici, contro il 27,7% delle altre.

Il futuro lavorativo ed economico dell'Italia quindi è green. A confermarlo anche i dati sui green jobs: le assunzioni nel 2017 riguardano quasi 320mila posizioni. Inoltre, nell’area aziendale della progettazione e della ricerca e sviluppo i lavori green rappresentano ben il 60% delle esigenze espresse dalle imprese.

Nel nostro Paese la diffusione della green economy ha influito in maniera decisiva sullo sviluppo del settore agricolo e sul lavoro giovanile. Infatti, in Europa l’Italia è il primo Paese per numero di aziende agricole gestite da giovani under 35. Se ne contano, secondo Coldiretti, oltre 55mila.

L’agricoltura è il settore che prima e meglio di qualunque altro ha saputo intraprendere nuovi percorsi e nuove sfide innovative

Maria Letizia Gardoni – Coldiretti Giovane Impresa

L’agricoltura sostenibile integra le risorse naturali locali e i processi biologici per ripristinare e migliorare la fertilità del suolo, favorire un uso più efficiente dell'acqua, aumentare la biodiversità delle colture e del patrimonio zootecnico, ridurre l’uso della chimica per la gestione di parassiti e infestanti e promuovere l'occupazione all’interno di aziende agricole di piccola scala.

«L’agricoltura», spiega Maria Letizia Gardoni, delegata nazionale di Coldiretti Giovane Impresa, «è il settore che prima e meglio di qualunque altro ha saputo intraprendere nuovi percorsi e nuove sfide innovative del nostro secolo. Da settore considerato residuale, oggi è la prima scelta professionale che vede coinvolti i giovanissimi del nostro Paese e non solo».

L’Italia rurale ha quindi saputo offrire opportunità di crescita e di realizzazione. Partendo da solide fondamenta, fatte di saper fare e cultura contadina, oggi i processi innovativi aiutano a rendere questo settore estremamente moderno e contemporaneo…


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