Famiglia
I giovani italiani bevono di meno
In calo nel nostro paese i consumi di bevande alcoliche, soprattutto vino e birra, tra i giovanissimi. Più virtuosi i maschi delle femmine. Sempre meno anche i teenager dediti al binge drinking
I giovani italiani bevono di meno. Si è registrato infatti un calo nel consumo di bevande alcoliche sia recenti (riferiti all’ultimo anno) che correnti (ultimi 3 mesi/ultimo mese/ultima settimana). Sono i dati emersi da un ampio studio promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani e Alcool (OPGA) e realizzato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFC-CNR) che costituisce una sintesi delle principali evidenze emerse in dieci anni dalle principali sorveglianze epidemiologiche a carattere nazionale sul consumo di alcool tra i giovani. Ma ecco i risultati, suddivisi per argomento e fonte.
Modifiche rispetto al consumo recente: per ESPAD®Italia il consumo di alcool tra gli studenti 15-19enni, pur molto diffuso, mostra un trend decrescente tra i minorenni. Dal 2002, la riduzione annua è dello 0,7% per i maschi e dal 2004 è dell’1,3% per le femmine. Non si evidenziano variazioni significative per i maggiorenni. PerMultiscopo-ISTAT, dal 2005 si è registrata tra gli under 18 una diminuzione del 4% annuo per le femmine e del 3% annuo per i maschi. Nelle altre classi di età si osserva una lieve diminuzione solo nel genere maschile (-0,8% 18-24enni; -0,6% 25-34enni).
Quanto al consumo corrente, anche in questo caso si osserva una complessiva diminuzione. Infatti, secondo Doxa-OPGA, dal 2005 al 2010 c’è stata una riduzione significativa tra i 25 ed i 34 anni dell’uso di alcool negli ultimi 3 mesi, secondo HBSC, dal 2006 si registra la diminuzione di maschi e femmine 15enni che hanno riferito di aver bevuto nell’ultima settimana.
Chi beve: i consumatori maschi sono più delle femmine; tra i 15-17enni ci sono meno consumatori rispetto alle classi di età maggiori; tra i maschi la maggioranza dei consumatori è tra i 25-34enni; tra le femmine la maggioranza è tra i 18 e i 24 anni.
Cosa si beve: uno dei dati più rilevanti delle diverse indagini converge sulla diminuzione del consumo di birra e vino tra i minorenni. Tra i più grandi, la diminuzione del consumo di vino, birra e amari si accompagna ad un leggero aumento degli aperitivi alcolici e dei superalcolici.
Quando si beve: fra il 2005 e il 2010 diminuisce il consumo di bevande alcoliche durante i pasti (casa, mensa, ristorante, pizzeria…), in particolare il consumo di birra ai pasti diminuisce tra i 15-34enni, quello del vino per i 25-34enni.
Un aspetto di particolare interesse negli studi sull’uso di alcool tra i giovani è il bere eccessivo (con e senza ubriacatura), l’intossicazione alcolica ed il binge drinking. Secondo Doxa-OPGA, ubriachezza ed ebrezza aumentano tra i 25-34 anni, ma la fascia più coinvolta rimane quella tra i 18 ed i 24 anni, aspetto quest’ultimo che richiede particolare attenzione. Lo studio HBSC mostra una lieve diminuzione tra il 2006 e il 2010 dei 15enni che hanno avuto esperienza di ubriachezza almeno due volte nella vita, sia tra i maschi che tra le femmine. Diminuisce anche la prevalenza di giovani che dichiarano episodi di binge drinking. Secondo i dati Multiscopo-ISTAT, i giovani che hanno riferito almeno un episodio nell’anno hanno registrato, nel periodo 2005-2012, una significativa riduzione percentuale annua del 9,8% tra le 15-17enni e dell’1,9% tra i maschi 18-24enni. Infine, secondo i dati ESPAD®Italia, per le minorenni ad un aumento fino al 2007 del 3,3% medio annuo è seguita una diminuzione annua del 2,6% fino al 2013.
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