Sostenibilità

I Giochi più “green” di sempre

Dal WWF un rapporto che valuta positivamente la sostenibilità dei Giochi, analizzandone però anche le occasioni perse e gli obiettivi mancati.

di Redazione

 

London 2012 è sostenibile o almeno lo è “abbastanza”. Suona strano per un evento che vedrà approdare, in una sola città, milioni di turisti da tutto il mondo, con tutti gli investimenti e i consumi che l’afflusso di una tale folla comporta. Contestatissimi soprattutto dagli abitanti delle zone interessate che, sotto gli occhi, si sono visti trasformare e in un qualche modo strappare alcuni dei quartieri più caratteristici della capitale britannica, i Giochi di Londra sembrano però non essere così dannosi per l’ambiente, almeno secondo il rapporto del WWF uscito proprio a dieci giorni dall’inaugurazione delle Olimpiadi.
 
Tutt’altro, sono proprio i Giochi di Londra a segnare il primato green nella storia delle Olimpiadi. Proprio secondo la valutazione del WWF, realizzata in collaborazione con la ONG britannica Bioregional,  London 2012 si guadagna il primato di giochi olimpici più sostenibili. Il rapporto ha preso in considerazione sia i progetti sviluppati in previsione dell’evento, come ad esempio la demolizione di  vecchi edifici e la costruzione di nuove infrastrutture per l’occasione, che la gestione dell’evento stesso e anche quello che accadrà dopo la fine delle olimpiadi. Tra le scelte definite  “esemplari” quella di identificare “l’impronta di carbonio” come misura strategica per quantificare l’impatto ambientale delle attività legate all’evento. Apprezzate dal WWF anche le strutture temporanee e leggere, costruite con materiali sostenibili il cui utilizzo potrebbero essere facilmente replicato per altre manifestazioni sportive. L’ambizione del WWF e di Bioregional, fin dal 2005, anno in cui avevano cominciato a lavorare alle linee guida per la sostenibilità di queste Olimpiadi, era proprio quella di adottare delle misure esemplari, che potessero essere prese ad esempio per la realizzazione di altri eventi simili. In questo senso, un precedente importante è rappresentato anche dal fatto che, per la prima volta, all’interno della strategia per la sostenibilità è stato preso in considerazione anche il cibo. Giudicato come elemento positivo anche la costruzione di nuove villette familiari e parchi, che rimarranno a Londra come eredità dell’evento.
 
Non ci sono solo note positive per queste Olimpiadi però. Sono numerosi anche gli obiettivi posti nel piano sostenibilità del 2005 che non sono stati raggiunti. Tra questi la mancata costruzione di fonti di energia rinnovabile, una bella sconfitta per i giochi più green di sempre e la consapevolezza che i rapporti con le aziende coinvolte nell’organizzazione dei giochi non abbiano tenuto più di tanto in considerazione l’impatto ambientale delle scelte commerciali messe in atto. 
E’ previsto per il post-London 2012 il rapporto definitivo, quello che tirerà le somme di quanto, effettivamente, questi giochi saranno stati “green”. Nel frattempo però, il WWF, ha attivato una piattaforma ning, cioè una sorta di social network totalmente dedicato all’aspetto ambientale di queste olimpiadi. Chiunque potrà testare personalmente le misure sostenibili prese da questi giochi e affermare se queste saranno davvero le Olimpiadi più ecologiche di sempre.
 

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