Formazione
I genitori a Renzi: «chiediamo di essere ascoltati, non solo sentiti»
Positivo incontro fra il Governo e le associazioni di genitori. Fra le richieste condivise un maggior ruolo per il volontariato a scuola, congedi retribuiti per i genitori eletti negli organi collegiali e un 5 per mille con una firma e un fondo distinti da quello ordinario
di Redazione
Monya Ferriti, presidente del Coordinamento CARE, ieri pomeriggio era al tavolo di confronto fra il Governo e le associazioni di genitori, per discutere del ddl 2994 “La Buona Scuola”. E se la mattina, da parte delle associazioni di studenti, c’è stata ancora una sonora bocciatura del ddl, l’incontro con i rappresentanti delle famiglie pare essere stato «di utile confronto. Noi genitori valutiamo il ddl dal punto di vista delle famiglie, non sindacale, e pensiamo che la scuola debba fare dei passi avanti, benché indubbiamente il ddl possa essere migliorato. Certo se i tempi restano quelli indicati sarà difficile vedere inserite le modifiche che abbiamo richiesto, rischiamo di essere stati sentiti ma non ascoltati», spiega Ferriti.
Il Coordinamento CARE è stato convocato in quanto parte del FoNAGS – Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola insieme ad Agedo, Moige, AGE, AGeSC, CGD e Faes. «In premessa abbiamo chiesto il riordino dei cicli scolastici e che il 5 per mille destinato alle scuole abbia un suo fondo ma anche una firma distinta da quella del 5 per mille “normale”. Il Governo annuiva, ci è sembrato quindi che avesse ben presente il nodo», racconta Ferriti. Due i punti condivisi da tutte le associazioni: una promozione più esplicita ed incisiva del volontariato a scuola e il riconoscimento di permessi retribuiti ai genitori eletti negli organi collegiali della scuola.
Il CARE – che rappresenta nello specifico le famiglie adottive – ha chiesto più attenzione all’inclusività degli alunni “non standard” (adottati, in affido, in comunità per minori); l’inserimento nella legge di un riferimento alle Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, presentate da MIUR e CARE a dicembre 2014; il contrasto agli stereotipi.
Foto Flickr Palazzo Chigi
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