Macché sviluppo agricolo, women empowerement, programmi sanitari e di vaccinazioni:
nei paesi poveri i milioni di sterline degli aiuti allo sviluppo del governo inglese sono serviti, secondo una documentatissima inchiesta del Guardian, a costruire alberghi di lusso, centri commerciali e quartieri residenziali per ricchi.
Lo scandalo Oltremanica è grande almeno quanto le cifre coinvolte: secondo il quotidiano, 187 milioni di euro (154 milioni di sterline) gestiti dal
Cdc, braccio finanziario del British aid programme, sono finiti a grandi imprese edilizie invece che ai poveri di Africa, Asia e America Latina. Almeno 20 destinatari dei fondi governativi, infatti, sono hotel, centri commerciali o imprese di costruzioni attive nel mercato del lusso.
Il Cdc, un tempo Commonwealth Development Corporation, non ha smentito, ma anzi si è difeso sostenendo che si tratta di investimenti utili a creare nuovi posti di lavoro nel settore edilizio e dei servizi. Ma le principali ong inglesi non ci stanno, e hanno chiesto al governo se finanziare aziende profit faccia parte a pieno titolo della politica di cooperazione internazionale della Gran Bretagna.
Tra gli investimenti resi noti figurano: 10 condomini di lusso costruiti a El Salvador (3,3 milioni di sterline di investimento), un centro commerciale, un hotel e un quartiere residenziale a Nairobi (25 milioni, nella foto), un villaggio turistico a cinque stelle alle isole Mauritius (24 milioni), un progetto edilizio residenziale di lusso in India (investimento non comunicato).
L'indagine giornalistica è partita subito dopo l'annuncio, da parte del governo di Londra, di aver centrato finalmente l'obiettivo dello 0,7% del Pil destinato agli aiuti allo sviluppo. Una notizia forse troppo bella per essere vera, devono aver pensato i reporter del Guardian, che sono andati a vedere, scoprendo finalmente gli altarini.
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