Giornata mondiale diritti umani

I fondi per la disabilità e le celebrazioni per i diritti umani, 75 anni dopo

Le persone con disabilità sono ancora esposte a maggiore rischio di discriminazione e i loro diritti spesso non sono garantiti per mancanza di risorse pubbliche. A 75 anni dall'approvazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, Falabella (Fish) rilancia una sfida alle forze politiche: «Servono interventi diretti in legge di bilancio, riduzione di fondi mette in discussione i nostri diritti»

di Vincenzo Falabella*

Il 10 dicembre ricorre il 75º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, il testo con cui l’assemblea generale delle Nazioni unite ha posto le fondamenta dei nostri valori.
La Repubblica ha il dovere di realizzare azioni concrete affinché il pieno rispetto dei diritti umani sia davvero assicurato a tutti, promuovendo ogni giorno princìpi di inclusività e pari opportunità.
La Fish da anni si batte per superare stigmi e pregiudizi e garantire diritti e pari opportunità alle persone con disabilità e alle loro famiglie, ancora oggi esposti a maggiore rischio di discriminazione.
Ancora troppe persone a causa della disabilità vivono situazioni di marginalità e addirittura di segregazione, la strada da percorrere sulla via della piena inclusione è ancora lunga, per questo oggi non deve essere solo una giornata celebrativa ma un ulteriore momento di riflessione.


La cronaca riporta, ancora e troppo spesso, storie di discriminazione, situazioni di esclusione, episodi di odio, bullismo, violenza, sacche di segregazione. Ma oltre a questo mosaico negativo in modo evidente, ci sono anche drammi umani e familiari che si consumano nel silenzio dell’isolamento e della rassegnazione, quasi fossero l’esito ineluttabile di tragiche fatalità delle quali non esistono responsabili e responsabilità: nella scuola, nel lavoro, nelle nostre città, nelle politiche inclusive.
Per questo la giornata di oggi è per il nostro movimento anche l’occasione per rilanciare una sfida costruttiva e propositiva alle forze politiche affinché aumentino lo sforzo e l’impegno per arginare fenomeni discriminatori nei confronti delle persone con disabilità e garantire interventi diretti già a partire dalla prossima legge di bilancio (che necessita di scelte scevre da tentennamenti, innanzitutto sui Fondi) che riguardano famiglie e persone con disabilità e che non possono essere messi in discussione o oggetto di riduzione o di trasferimenti.

Vorremmo quindi che questa non fosse solo la giornata della consapevolezza, condizione pur essenziale per ripensare, con il pieno coinvolgimento delle persone con disabilità, ad una strategia che superi, in tempi non generazionali l’esclusione sociale garantendo per davvero pari opportunità e diritti umani.
Noi di Fish, con immutata determinazione e impegno, continueremo ad esserci anche dopo il 10 dicembre, vigilando, proponendo, protestando quando necessario, perché non abbiamo mai negoziato e mai lo faremo i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

*Vincenzo Falabella è presidente di Federazione italiana superamento handicap-Fish

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