Welfare
I farmaci al supermercato? Costano il 10% in meno
A dieci anni dalla liberalizzazione della vendita dei medicinali di fascia C, Altroconsumo ha realizzato un'indagine in 141 punti vendita, certificando i minori costi per i cittadini che si rivolgono alla grande distribuzione. Una convenienza che rimane anche in confronto alle farmacie online
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Benedetta liberalizzazione. Almeno sui farmaci da banco, la possibilità di acquistarli fuori dal canale farmaceutico si è tradotta, ormai da dieci anni, in un concreto risparmio per le tasche del cittadino. Lo ha certificato un’indagine di Altroconsumo, che ha messo a confronto i prezzi di mercato dei 24 farmaci più richiesti in ipermercati, farmacie e parafarmacie, prendendo in esame 141 punti vendita, di cui 101 farmacie, 20 parafarmacie e 21 ipermercati. L’iniziativa è stata voluta in occasione della campagna “Liberalizziamoci”, per celebrare l'anniversario della liberalizzazione cominciata nel 2006.
Ebbene, i numeri non mentono: a conti fatti il supermercato è il luogo migliore dove acquistare i farmaci di fascia C (che non prevedono rimborsi dal Sistema Sanitario Nazionale), più conveniente anche delle farmacie e parafarmacie online. Nei punti vendita dove è stato riscontrato il costo più conveniente, inoltre, si è verificato un calo generale dei prezzi: dal 2006 ad oggi, i farmaci di fascia C nei supermercati costano l’1% in meno. Non basta: i prezzi degli stessi medicinali venduti in farmacia sono aumentati di quasi l’11% in 10 anni. Come vanno le cose, invece, rispetto alla farmacia online? Anche qui il supermercato vince. Il risparmio infatti è di circa il 10%, che scende al 5,7% nel caso della parafarmacia online. Scegliendo l’e-commerce con la parafarmacia si economizza dunque la spesa di quasi il 5%, rispetto alla farmacia.
Ma come è possibile che ci sia una variabilità di prezzi così elevata? Secondo Altroconsumo questo è dovuto al fatto che «sulle confezioni non è impresso nessun costo, tanto che spesso sono gli stessi farmacisti a riportare le cifre sulla confezione». Questo può disorientare i cittadini rendendoli incapaci valutare la convenienza. Attenzione dunque, per evitare di spendere di più.