Non profit
I due nuovi ‘gambi’ del Cammino di Sant’Agostino
Presentate questa mattina a Milano le tratte milanesi e pavesi del tracciato che porta ai 25 santuari della Brianza. Il 24 aprile e il 15 maggio le inaugurazioni
Uno storico e suggestivo itinerario da percorrere a piedi tra simboli religiosi e natura. Con l’attivazione degli ultimi due ‘pezzi’ di pellegrinaggio, è ora completa l’opera di preparazione del percorso del Cammino di Sant’Agostino, tracciato che segue le orme del Santo attraverso la Lombardia e la Brianza in particolare. Nel pomeriggio delle giornate di sabato 24 Aprile e sabato 15 Maggio 2010 l’organizzazione del Cammino di Sant’Agostino, in collaborazione con il Servizio pastorale turismo e pellegrinaggi della Diocesi di Milano, il Touring club italiano, numerosi Lions club lombardi, l’Associazione culturale brianze, l’Associazione storico-culturale S. Agostino e l’editore A.G.Bellavite di Missaglia (LC) proporrà l’inaugurazione ufficiale del ‘Gambo milanese e pavese della Rosa’ del Cammino.
Il Cammino di Sant’Agostino è un nuovo percorso di pellegrinaggio che insiste su cinque Province lombarde: Como, Lecco, Monza e Brianza, Milano e Pavia. Esso è suddiviso in due parti territorialmente distinte, chiamate ‘fiore’ e ‘gambo della rosa’ per via della similitudine grafica del percorso complessivo con tale pianta floreale.
La prima parte del Cammino di Sant’Agostino, (il ‘fiore’) lunga 350 chilometri, è stata concepita per raggiungere e collegare nelle sue tappe a piedi i venticinque Santuari mariani presenti su tutto il territorio della Brianza. Il percorso del fiore si snoda su un itinerario che ha la particolarità di essere chiuso (l’arrivo a Monza coincide col punto di partenza): ciò appunto a stilizzare, nella sua forma circolare chiusa, un fiore di rosa. Il tratto del cammino brianteo attesta e ricorda la conversione di S. Agostino avvenuta in Brianza, precisamente a Rus Cassiciacum (luogo quasi universalmente riconosciuto nel Comune di Cassago Brianza). La circolarità di questo fiore di rosa (di evidente simbologia mariana) serve a ricordare inoltre la circolarità chiusa della cintura agostiniana, peculiare simbolo di quel Santo e del suo ordine religioso. La seconda parte del Cammino, più breve (62 km, da Monza a Pavia) ma nondimeno altamente simbolica, è invece rettilinea (a disegnare il cosiddetto ‘gambo’) e conduce prima il pellegrino da Monza a Milano (con tappa alla Basilica di S. Ambrogio, laddove sono custodite le spoglie del Santo Patrono della città) e poi da Milano a Pavia, sino alla basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro, termine ultimo del Cammino, ove sono venerate le reliquie di S. Agostino.
Il tratto milanese del ‘Gambo della Rosa’ sarà inaugurato il pomeriggio del prossimo 24 Aprile 2010, un giorno di sabato, come lo fu (era vigilia di Pasqua) il 24 Aprile 387, data in cui Agostino fu battezzato dal Vescovo Ambrogio nel Battistero di San Giovanni, luogo tuttora esistente e appena restaurato, in posizione ipogea sotto il Duomo milanese. La tappa da Monza a Milano vuole simbolicamente rappresentare il cammino ultimo di Agostino da Rus Cassiciacum verso l’allora capitale dell’Impero d’Occidente per ricevere il battesimo: un tratto di percorso che è tappa cardine e simbolicamente cruciale nel primo pellegrinaggio che transita e fa tappa nella città di Milano. Il tratto finale pavese del Gambo sarà inaugurato sabato 15 Maggio 2010, giorno in cui si potranno visitare i luoghi storici pavesi e si raggiungerà a piedi dal Duomo di Pavia alla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, l’urna marmorea ove sono custodite le spoglie del Santo della Grazia. Al termine di entrambe le due inaugurazioni è prevista la timbratura della Credenziale del pellegrino, da farsi rispettivamente nelle Basiliche di S. Ambrogio, a Milano e di S. Pietro in Ciel d’Oro, a Pavia.
Info: il sito ufficiale del Cammino di Sant’Agostino è www.camminodiagostino.it
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.