Mondo
I Ds chiedono un fondo per adozione e affidamento
La posizione della Quercia emersa nel seminario di stamattina organizzato da Anna Serafini
Si è svolto questa mattina a Roma il seminario sulle adozioni, che ha visto il confronto di diversi operatori impegnati nell’infanzia, organizzato da Anna Serafini, responsabile infanzia della Quercia.
I Ds protestano per la riduzione, nella Finanziaria, delle risorse per le politiche sociali (sceso da 1.140 milioni a mille milioni di euro) e chiedono che sia istituito un fondo per l’adozione e l’affidamento. ”Protestiamo per la riduzione delle risorse per le politiche sociali – ha detto Serafini – perche’ questo vuol dire indebolire le politiche a sostegno delle famiglie e dei bambini”.
Il fondo dovrebbe, fra l’altro, servire a sostenere le iniziative per gli affidamenti, a cui si assegna un ruolo primario in vista della chiusura degli istituiti prevista per dicembre 2006. I Ds, che si dicono ”preoccupati” per il calo delle adozioni internazionali nei primi sei mesi dell’anno (quasi meno 26% rispetto allo stesso periodo del 2004) sono inoltre contrari a una modifica della legge sulle adozioni: ”non e’ emersa – ha spiegato la dirigente dei Ds – questa esigenza da parte di chi lavora nel settore. C’e’ invece una spinta reale all’applicazione della legge attuale, largamente non applicata”.
Per Serafini, che nella scorsa legislatura è stata protagonista della riforma della legge 184 sull’adozione, portando a compimento la legge 149/2001, la proposta di modifica avanzata dal ministro Prestigiacomo e’ a rischio di costituzionalita’, perche’ non garantisce gli stessi diritti ai bambini adottati italiani e stranieri.
”Fra l’altro, una modifica della legge – ha aggiunto – non e’ pensabile in cosi’ pochi mesi alla fine della legislatura. Cio’ che invece andrebbe fatto, da subito, potrebbe essere prevedere nell’ambito della conferenza stato-regioni alcuni sostegni per gli enti, come – ha spiegato – la possibilita’ di usufruire gratuitamente di strutture locali che aiuterebbero la riduzione dei costi”. I Ds chiedono inoltre al governo di conoscere lo stato applicativo della legge 149, quella appunto che prevede la chiusura dei cosiddetti orfanotrofi, e di aprire su questi temi un tavolo politico.
Al seminario ha parlato anche Marco griffini, presidente di AiBi: ”svolgiamo un ruolo pubblico senza alcun controllo effettivo. Ogni nostra azione e’ basata solo sul grado di eticita’ personale. Ben poco per garantire affidabilita”’, ha dichiarato provocatoriamente. Griffini ha poi sottolineato che su eventuali modifiche normative della legge, sarebbe importante che le coppie aspiranti genitori siano valutate dai servizi e dagli enti, che avrebbero cosi’ il compito di ”accompagnarle” nel percorso adottivo: ”in questo quadro, i tribunali per i minorenni andrebbero aboliti, hanno fallito nel loro ruolo”.
Inoltre, per il presidente dell’Aibi, considerando il numero di coppie sterili in Italia (stimate in 4 milioni), rapportato con quelle che poi presentano domanda di adozione (8 mila), e’ urgente che ”non ci siano accanimenti ne’ giudizi su queste potenziali famiglie, che vanno solo accompagnate e accolte”.
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