Politica

I disabili celebrano il loro funerale

Clamorosa protesta a Pescara contro i tagli previsti dal Governo

di Redazione

I tagli previsti dal Governo uccidono i diritti conquistati in 30 anni. Con grande partecipazione di pubblico e di cariche istituzionali bipartisan, è partito oggi da Pescara il tam tam che chiama l’Italia della disabilità e tutto il suo “indotto” (assistenti, fisioterapisti, fornitori di ausili e servizi ecc.) a manifestare contro i fitti tagli al sociale previsti dalla manovra finanziaria che uccide pensione d’invalidità, assegno di accompagnamento, assistenza domiciliare, trasporto ecc.

Per farlo, le associazioni che tutelano la disabilità e la cittadinanza hanno seguito un carro mortuario in abito/occhiali scuri e intonato una marcia funebre dalla Chiesa di S. Andrea fino alla sede dell’Ufficio Territoriale del Governo. Alla cerimonia è seguito l’incontro ufficiale dei rappresentanti delle associazioni aderenti con il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono, al quale hanno partecipato amministratori bipartisan della Regione Abruzzo per comprendere la loro posizione e le azioni che intendono prendere di fronte alle scelte del Governo Italiano che penalizzano le fasce deboli della popolazione: disabili, anziani, bambini ecc. In quella sede, è stata anche affidata al Prefetto di Pescara una lettera-appello delle associazioni aderenti da consegnare al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano (in allegato).

Grazie a questo evento si riunirà una seduta straordinaria della V Commissione – Affari sociali e Tutela della salute – della Regione Abruzzo che vedrà la partecipazione di una rappresentanza delle associazioni aderenti come uditori e dal quale uscirà un documento ufficiale che sarà inviato al Governo Italiano per chiedere gli emendamenti necessari a evitare l’olocausto silenzioso finora annunciato per i disabili in Italia.

«Di questo passo, di taglio in taglio, sarà considerata come opzionale e facoltativa anche la sopravvivenza stessa degli esseri umani. Stiamo manifestando contro tutto questo a Pescara», ha affermato Camillo Gelsumini, Disability Manager e Presidente della UILDM di Chieti e Pescara (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). «In occasione di quella che è la prima grande manifestazione territoriale di protesta e al fianco della mobilitazione nazionale lanciata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) contro i provvedimenti economici ventilati in queste settimane, abbiamo – ha continuato Gelsumini – anche consegnato al Prefetto di Pescara una lettera-appello indirizzata al Presidente della Repubblica». «Il nostro giudizio sui tagli al sociale previsti dalla manovra economica – ha concluso il Disability Manager – è chiaro e netto: si tratta di una vera e propria “catastrofe umana, sociale ed economica”, da scongiurare a tutti i costi. Un disabile grave, attaccato 24 ore su 24 a un respiratore artificiale che ha bisogno che il catarro gli sia aspirato ogni mezz’ora e che ha un familiare (in genere la madre, la moglie o la sorella) totalmente dedicato alla sua assistenza ha visto già, con i recenti tagli al sociale, una riduzione delle poche ore di assistenza domiciliare se non l’annullamento completo, lasciando tutto a carico della famiglia. Oggi, con eventuali ulteriori tagli all’indennità di accompagnamento da 487,39 euro il mese e alla pensione d’invalidità civile da 260,27 euro il mese, si metterebbe in serio pericolo la sopravvivenza non solo del disabile, ma di tutta la famiglia. Per non parlare delle negative conseguenze su badanti, assistenti, fisioterapisti e massaggiatori. Persino gli istituti dove sono ricoverati non solo disabili gravi, ma anche anziani affetti da malattie senili come l’Alzheimer saranno costretti a rimandare a casa molti pazienti se non avranno un’integrazione pari agli assegni che saranno cancellati. Si parla anche di tagli alla riabilitazione, come se l’esercizio fisioterapico giornaliero fosse «un inutile lusso» per un ragazzo distrofico e non un trattamento fondamentale per la sopravvivenza stessa di un individuo permanentemente immobile, con lo scopo di contrastare le retrazioni tendinee e la degenerazione muscolare, per il metabolismo stesso. È un problema che con la disabilità coinvolge tutto un sistema economico, a partire dagli stessi lavoratori dei servizi e delle aziende sociali, passando per assistenti, cooperative, badanti, trasportatori, fino ad arrivare alle sanitarie e ai produttori di ausili, perché moltissimi ausili non sono passati dalle ASL e i disabili devono acquistarli con i soldi propri».

«L’idea delle associazioni aderenti è forse macabra, ma è di quelle che fanno parlare – ha affermato Claudio Ferrante, Disability Manager e Presidente Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo. Abbiamo, però, deciso – continua – di celebrare un funerale finto per sollecitare attenzione e riflessione su un problema vero. Negli ultimi anni, ci sono stati moltissimi tagli che hanno colpito il mondo della disabilità. L’unica certezza era di poter contare su pensioni d’invalidità e indennità d’accompagnamento, per far fronte almeno alle nostre necessità basilari. Ora anche queste certezze rischiano di essere rimesse in discussione, ma noi non lo permetteremo. Non sappiamo i dettagli della manovra finanziaria, ma sappiamo per certo che già molte agevolazioni fiscali sono state tagliate. È molto triste – conclude Ferrante – constatare che in un momento di forte crisi la politica tagli i fondi alle fasce più deboli della società, anziché lavorare per sostenerle in una situazione di difficoltà che le penalizza ancora di più. Il nostro è un chiaro messaggio all’Italia e al Governo: un no secco a chi vuole risolvere la crisi sopra le spalle di chi è vulnerabile. I tagli del Governo italiano che penalizzano disabili, anziani e bambini non possono passare inosservati perché effettuati in periodo di ferie. La nostra vuole essere una sveglia a quanti stanno dormendo, da inconsapevoli, sonni tranquilli e a chi delega sempre gli altri a risolvere i problemi per poi piangere quando è ormai troppo tardi. Pescara chiama Italia. Chi risponde? Mi auguro che i primi a farlo siano i parlamentari abruzzesi, dai quali aspettiamo risposte e tempi di attuazione ben precisi».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA