Welfare
I diritti umani made in Italy
Il presidente della Commissione parlamentare Enrico Pianetta: "Abbiamo lavorato bene e in accordo. Saremo Commissione permanente".
di Paolo Manzo
La Commissione per la tutela e la promozione dei diritti umani? Per l?Italia è una novità assoluta e il suo presidente, Enrico Pianetta, è molto soddisfatto dei primi 18 mesi di attività. Il quadro che traccia il senatore di Forza Italia è molto interessante, soprattutto in prospettiva: “La Commissione è stata creata dopo l?esperienza del Comitato contro la pena di morte sorto durante la scorsa legislatura e, anche se per ora è una Commissione straordinaria, il suo futuro è roseo”.
Vita: Dice che potrebbe diventare permanente?
Enrico Pianetta: Proprio grazie al consenso di tutti i gruppi parlamentari credo che assumerà una dignità di permanenza dalla prossima legislatura. Si potrà chiamare comitato, giunta o commissione. Ma ci sarà un organo, istituzionale e permanente, sui diritti umani.
Vita: Anche perché i diritti umani stanno assumendo un?importanza sempre maggiore?
Pianetta: Certo, e c?è un?evoluzione importante, da costruire gradualmente. Esistono generazioni di diritti civili, sociali, politici, economici. E poi la tutela dei lavoratori, il diritto allo sviluppo, all?autodeterminazione dei popoli, all?accesso all?acqua. Per questo è importante questa Commissione. Nel suo ultimo intervento in Sala Zuccari, Gianni Agnelli disse che “i diritti umani sono i possibili e auspicabili dividendi della globalizzazione”. In tal senso l?Onu avrà proprio nei diritti umani la base su cui rafforzare la propria funzionalità. È un impegno mondiale, per questo il parlamento italiano si doterà di uno strumento permanente.
Vita: Che avete fatto sinora?
Pianetta: Abbiamo sentito in Senato i soggetti istituzionali, nazionali e internazionali. Abbiamo dato molto spazio agli operatori che rappresentano la società civile e promuovono e tutelano i diritti umani. Abbiamo posto alcune priorità da affrontare: la democratizzazione e il buon governo, il rispetto dei diritti civili, l?abolizione della pena di morte, la lotta contro la tortura (presentando un disegno di legge), la promozione presso alcuni Paesi del Tribunale penale internazionale, molte attività contro il razzismo e la tratta degli esseri umani.
Vita: Proprio contro la tratta degli esseri umani avete fatto molte missioni?
Pianetta: Sì, e vorrei ricordare qui quella in Nigeria. Lì la tratta delle donne rappresenta una vera emergenza e Benin City, la città all?origine del traffico che fornisce la prostituzione in Europa occidentale, è un girone infernale.
Vita: Sulla pena di morte a che punto siamo?
Pianetta: Abbiamo incontrato l?ex governatore dell?Illinois, George Ryan che il giorno prima di lasciare l?incarico condonò tutte le esecuzioni. Ci ha illustrato il suo excursus personale: inizialmente era un difensore della pena capitale, ma quando ha capito che in Illinois chi era povero o di colore era più soggetto a essere condannato, allora ha cambiato idea. E ora è un ambasciatore nel mondo dell?abolizione della pena di morte.
Vita: Quali i vostri obiettivi a breve termine?
Pianetta: Continuare a diffondere il rispetto dei diritti umani e arrivare all?abolizione della pena di morte. L?Italia potrà essere promotrice di una proposta di moratoria universale all?Onu, in occasione del suo semestre europeo.
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