“Ciò che il Terzo mondo si attende da quelli che l?hanno mantenuto in schiavitù per secoli, è che lo aiutino a riabilitare l?uomo, a far trionfare l?uomo dovunque, una volta per tutte”. In questa frase può essere racchiuso tutto il pensiero di Frantz Fanon, tra gli intellettuali che più si adoperarono per la lotta di liberazione dei Paesi africani, scomparso nel 1961 a soli trentasei anni. Questo libro, uscito pochi giorni dopo la sua morte e oggi ripubblicato in un?edizione profondamente rinnovata, è una sorta di testamento morale dell?autore e, pur affondando le sue radici nell?esperienza drammatica della rivoluzione algerina, rimane di straordinaria attualità e di monito affinché la storia non conosca mai più le derive del nazionalismo e la disumanità del colonialismo.
Un intellettuale africano ci interpella
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