I l caso Rc auto è una storia emblematica di dialogo mancato tra imprese e stakeholder che vale la pena di rievocare nei passaggi principali. L?Antitrust aveva puntato il dito sui rincari astronomici delle polizze auto, in media il 96% tra il 1996 e il 2002, dopo che le tariffe sono state liberalizzate in conformità alle norme europee. Il comportamento delle compagnie è criticabile per la scarsissima trasparenza nella comunicazione: molto spesso nei contratti ci sono clausole scritte in caratteri piccolissimi, dette vessatorie, che impongono il rinnovo tacito del contratto scaduto, con adeguamento automatico del premio verso l?alto.
In un intervento precedente, l?Antitrust aveva condannato 17 compagnie per aver creato un cartello oligopolistico, lesivo della libera concorrenza, finalizzato a far crescere i prezzi in modo concordato. In seguito alla sentenza, numerosi consumatori si sono rivolti al giudice di pace per ottenere il rimborso di quanto ritenevano ingiustamente pagato, e molti di loro si sono visti dare ragione. «A questo punto», ricorda Mauro Novelli, segretario di Adusbef, associazione degli utenti finanziari e assicurativi, «il governo è intervenuto sottraendo al giudice di pace queste controversie. Tornando al normale iter giudiziario, è ovvio che si scoraggia il comune cittadino, favorendo la controparte più forte».
L?ultimo atto della vicenda, il protocollo d?intesa per il contenimento delle tariffe firmato all?inizio di maggio tra governo, le imprese e rappresentanti dei consumatori, è stato giudicato da Adusbef «un insieme di buone intenzioni». L?associazione ora promette battaglia per un referendum abrogativo del decreto, nel frattempo diventato legge.
L?Ania, che associa le imprese di assicurazione, difende invece l?accordo. «è un importante passo politico» afferma il direttore, Marco Fusciani, «che vuole affrontare il problema dei prezzi con un approccio volontaristico innovativo per l?Italia. In attesa di una riforma organica ».
Info: Isvap – Istituto
pubblico di vigilanza sulle
assicurazioni, www.isvap.it
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.