Sostenibilità

I comportamenti personali fattori del cambiamento Soddisfatte le associazioni che hanno partecipato all’evento.Venini, WWF Italia: «Ora si passi dalle idee alle buone pratiche»

Bilanci Il primo Festival dell'ambiente

di Redazione

Si è concluso il primo Festival dell’ambiente, svoltosi dal 5 all’11 giugno e promosso da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano, Camera di commercio e ministero dell’Ambiente. Il «primo di una serie», ha annunciato fin dal primo giorno il sindaco Letizia Moratti. Impressionante il numero di eventi: tavole rotonde e dibattiti scientifici (in tutto oltre 130 relatori), spettacoli teatrali, film e visite guidate, per analizzare e raccontare se non tutti, quasi, gli ingredienti dell’ambiente. Che è fatto di clima e di inquinamento, di politiche energetiche e di attenzione alle rinnovabili, di biodiversità, architettura sostenibile ed educazione ambientale. Ambiti interconnessi rispetto ai quali il Festival ha lavorato su molti livelli: «Quello scientifico, quello istituzionale e quello dei comportamenti personali, che sono poi i veri fattori di cambiamento», ha ricordato il sindaco.
Con questa consapevolezza il terzo settore ha svolto un ruolo da protagonista nella settimana milanese. Molte iniziative sono state organizzate dalle associazioni, che hanno partecipato in maniera anche entusiastica. Adesso, a sipario tirato, tracciano un primo bilancio guardando già avanti: «È importante che eventi come il Festival internazionale dell’ambiente», sostiene Enzo Venini, presidente WWF Italia, «non siano solo grossi contenitori ricchi di parole ma le molte proposte positive e le critiche costruttive uscite dai dibattiti possano trovare gli interlocutori politici che le sappiano valorizzare e portare avanti con continuità». Un plauso viene anche da Andrea Danese di Legambiente Lombardia: «Bella l’iniziativa, molto ricco il programma. Forse è organizzata in tempi troppo stretti. E questo ha influenzato, non positivamente, la partecipazione della cittadinanza».

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