Sostenibilità

I codici ci sono ma non bastano

«Il caso di Banca 121? Si deve imparare a guardare le aziende sino in fondo, per non redigere bilanci incorenti»

di Redazione

Se tanti bilanci sociali a volte stridono drammaticamente con la realtà dell?impresa, è anche colpa dei consulenti in comunicazione. Lo dice senza reticenze Sissi Peloso, presidente dal giugno 2003 di Ferpi, l?associazione delle imprese di relazioni pubbliche. Ecco il suo punto di vista. E&F: Parmalat e Banca 121 facevano il bilancio sociale, e ci sono altri casi sospetti. Pensa che queste vicende tolgano valore a un documento sul quale Ferpi ha sempre investito molto? Sissi Peloso: No, perché il problema non è lo strumento ma il modo di usarlo, come in tante altre cose. E sull?uso sbagliato, anche i relatori pubblici hanno le loro responsabilità. Anche noi dobbiamo avere un?etica professionale, soprattutto gli specialisti in comunicazione finanziaria. E&F: Hanno un ruolo importante anche nella stesura dei bilanci sociali? Peloso: Certo, moltissime aziende si appoggiano a consulenti. I quali spesso si limitano a recepire passivamente le indicazioni del management, senza porsi il problema dei contenuti. Oppure se lo pongono, ma rimangono passivi per ovvie ragioni di convenienza. Come certi revisori del bilancio di esercizio. E&F: Però in quel caso ci sono obblighi di legge che nel vostro settore non esistono. Peloso: Il problema sta proprio qui. I codici comportamentali li abbiamo, ma non bastano. Ci vuole il riconoscimento giuridico della professione di relatore pubblico per potere, ad esempio, sanzionare i colleghi troppo compiacenti, pronti a sottoscrivere informazioni di facciata, non verificabili. Chiederemo al governo di affrontare questo nodo nella riforma dei sistemi di controllo dei mercati: è un?occasione unica. E&F: Pensa che il bilancio sociale abbia valore anche in un contesto aziendale eticamente poco credibile? La goccia nel mare, per intendersi? Peloso: Anche una cosa piccola può servire a far partire un processo, se valorizzata nel modo giusto. Il che vuol dire che dev?essere condivisa dentro l?azienda, a tutti i livelli. Invece un progetto di solidarietà grandioso, ma che resta sul tavolo dell?amministratore delegato, non lascia il segno. E&F: È per questo che nel 2000 avete dato l?Oscar al bilancio di Banca 121? Peloso: Io non c?ero… ma rispondo lo stesso dicendo, ancora una volta, che gli esperti di comunicazione devono alzare gli occhi dal bilancio e osservare anche l?azienda, molto più di quanto facciano oggi. Al punto di rifiutarsi di redigere bilanci incoerenti.


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