Cultura
I circoli di R-Esistenza, dove si legge per R-Esistere
È entrata nel pieno la dodicesima edizione di “Molte fedi sotto lo stesso Cielo”. Sono stati, fino ad ora, oltre 15 mila i biglietti staccati. E all’interno di questa iniziativa sono nati i Circoli di R-Esistenza”, gruppi di lettura che coinvolgono 1500 persone. «I circoli», dice la coordinatrice Mariaelena Belotti, «sono un invito alle persone a confrontarsi, ad uscire di casa, a riflettere sulle emergenze che viviamo»
di Anna Spena
È entrata nel pieno la dodicesima edizione di “Molte fedi sotto lo stesso Cielo”. Sono stati, fino ad ora, oltre 15 mila i biglietti staccati (per lo più per eventi gratuiti) per la rassegna culturale delle Acli provinciali di Bergamo, segno che è ormai una tradizione dell’autunno bergamasco. Più di 90 giorni di appuntamenti (dialoghi, incontri, lectio, spettacoli, film, cene, visite guidate, percorsi giovani…) che hanno preso il via con il dialogo tra il Cardinale Luis Antonio Tagle e la scrittrice Susanna Tamaro venerdì 6 settembre, e che proseguono con ospiti di spicco della cultura, politica, Chiesa e giornalismo italiani e internazionali.
«Dodici anni di Molte fedi, a servizio della comunità bergamasca per costruire terre di mezzo tra fedi e culture e indicare vie di speranza, sentieri di incontro e di dialogo», ha dichiarato il presidente delle Acli provinciali di Bergamo, Daniele Rocchetti. «Una storia che, con il passare del tempo, ha trovato forme e spazi anche nei territori e nelle valli bergamasche. Abbiamo cercato di dare credito ai molti che, tenacemente, a dispetto di tante situazioni complesse, prediligono i fili colorati perché convinti che la diversità è ricchezza, che la bellezza è cura. Ai tanti che ogni giorno fanno la loro parte per costruire una convivialità delle differenze. Che credono sia possibile ‘restare umani’. È stata la nostra scommessa. Vuole essere il nostro futuro».
Il prossimo 24 ottobre è atteso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che arà ospite di un’iniziativa con-giunta di Molte Fedi sotto lo stesso cielo e BergamoScienza. Sulla scia di molti fedi è nata un’altra bellissima iniziativa che quest’anno festeggia il settimo compleanno: i “Circoli di R-Esistenza”. «Siamo dei gruppi di lettura che scelgono un testo si ritrovano per commentarlo, riflettere insieme per 3/4 volte, fino all'incontro finale con l'autore», dice Mariaelena Belotti, la responsabile e coordinatrice dei circoli. «Ad oggi siamo arrivati a coinvolgere circa 1500 persone in 130 circoli differenti tra parrocchie, associazioni, circoli Acli, biblioteche e perfino conventi». Quest’anno il libro oggetto della discussione è un testo preparato dell'economista Luigino Bruni, dal titolo "Economia e profezia". «I circoli», continua Belotti, «sono dei prolungamenti di Molte Fedi. È un invito che si fa alle persone a confrontarsi, ad uscire di casa, a riflettere sulle cose, sulle emergenze che viviamo. Il nome non è stato scelto a caso: R-Esistenza. In un tempo quasi senza speranza e di affaticamento dal punto di vista economico e sociale proviamo a dirci che prima di tutto esistiamo e poi anche resistiamo».
La prima edizione dei circoli risale al 2013. «Leggendo il territorio bergamasco, ci siamo davvero resi conto della necessità di presidiarlo, sempre più, con luoghi di incontro, di riflessione e di scambio. Abbiamo sentito l’esigenza di andare oltre la semplice fruizione dell’incontro, fruizione che oggi rischia una deriva di consumo superficiale e affrettata», spiega Mariaelena Belotti. «Anche per questa ragione», continua, «la modalità che abbiamo pensato di realizzare è quella di dare vita a circoli di lettura sparsi su tutto il territorio, gruppi di uomini e donne – minimo 8 e massimo 15 persone – che si impegnano a ritrovarsi quattro volte, per leggere insieme un testo. Alla fine è previsto appunto un incontro con l’autore per confrontarci su tutte le idee raccolte».
«Ora siamo giunti al settimo anno da quando, all’interno di Molte Fedi pensammo a questo strumento di socializzazione, confronto e approfondimento di temi che ci “stanno a cuore” e hanno grande significato per la nostra esistenza. In questi tempi di “passioni tristi”, dove il pericolo del disinteresse e della disaffezione è incombente, è vitale per “restare umani” che ognuno non solo si interroghi, ma anche che condivida e allarghi il terreno della condivisione. Certamente vi sarete accorti di quanto sia differente riflettere da soli, con il pericolo della autoreferenzialità, e quanto invece sia arricchente mettere in comune, scambiare parole e sentimenti con gli altri. Perché oltre a moltiplicare i punti di vista, ci si arricchisce con la relazione e la solidarietà umana».
Foto di Clara Mammana
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