Non profit

I cento fiori della riconciliazione

Cosa stanno facendo alcuni ex terroristi

di Redazione

Le vie della riconciliazione sono davvero infinite e non passano quasi mai dai palazzi e dalla politica. Così mentre il dibattito sulla legge d?indulto per i reati di terrorismo s?impantana nell?impossibiltà di mettere d?accordo tutti, le associazioni non profit formate da ex detenuti ?politici? crescono come funghi. RENATO CURCIO, fondatore delle Brigate Rosse, ha portato al suo ottavo anno di vita la cooperativa editoriale Sensibili alle Foglie, un laboratorio di ricerca (che comprende una vasta gamma di settori, dallo studio della lotta armata all?antipsichiatria e il carcere), realizza anche un lavoro di formazione culturale diretto al mondo del volontariato e degli operatori sociali. Questo è sicuramente l?esempio più famoso, ma il firmamento degli ex militanti dei gruppi armati trasformati in soldati silenziosi del volontariato è infinito. GIORGIO SEMERIA, ex membro del nucleo storico delle Brigate Rosse, è stato a lungo volontario presso il carcere di San Vittore, PAOLA BESUSCHIO, la cui liberazione era stata ipotizzata dalle Br in cambio del rilascio di Moro, oggi si dedica alla ricerca nel campo della sociologia e della statistica in una cooperativa. ANNA LAURA BRAGHETTI, secondina di Moro, condannata all?ergastolo e autrice del libro ?Il prigioniero? ( nelle librerie in questi giorni) dal ?94 collabora attivamente all? associazione Ora d?Aria. Così anche ALBERTO FRANCESCHINI fondatore delle Br, poi dissociato, che lavora presso la stessa associazione, che si occupa della detenzione e del reinserimento.
BARBARA BALZARANI, condannata a tre ergastoli e ora in regime di lavoro esterno, autrice di un libro? Compagna Luna?, edito dalla Feltrinelli che uscirà in maggio, lavora presso la cooperativa Blow up, che si dedica all?informatica musicale. E ancora, MARCO PINNA, ex br della colonna sarda, oggi vicepresidente di Ecotopia, una cooperativa di servizi ambientali. Ma sono soprattutto le strutture di volontariato cattolico ad aver accolto a braccia aperte gli ex. SERGIO SEGIO, ex comandante militare di Prima Linea, ?ideologo? della dissociazione oggi lavora al Gruppo Abele di don Ciotti con SUSANNA RONCONI, che invece si occupa delle unità mobili di strada. E ancora Roberto Adamoli, ex Br, che lavora a Poiesis, il centro di terapie alternative per la cura dell?Aids, nella comunità don Mazzi insieme a GIUSEPPE MEMEO, ex autonomia operaia, condannato per l?omicidio del poliziotto ANTONINO CUSTRÀ. LAURO AZZOLINI, anche lui era in via Fani, lavora in una coperativa per disabili della Compagnia delle Opere. Mentre presso Comunità nuova di don Gino Rigoldi lavorano ROBERTO CARCANO e ETTORINA ZACCHEO, ex Formazione comunisti combattenti. VITTORIO ASSIERI, ex capo della Walter Alasia di Milano, lavora alla Bottega creativa della Caritas che in passato ha accolto anche ENZO FONTANA, ex militante dei Gap, oggi scrittore di successo e studioso di Dante Alighieri. NADIA MANTOVANI, ex fidanzata di Renato Curcio, ha fondato a Bologna l?associazione Verso casa per il reinserimento dei detenuti. Nella stessa città PAOLO KLUN, ex Prima Linea, ha fondato il giornale di strada ?Piazza grande?, mentre GERARDINA COLOTTI ex Br-Ucc , oggi giornlista del Il Manifesto, è socia della cooperativa 32dicembre. Anche lei ha appena scritto due libri: ?Versi cancellati? e ?Per caso ho ucciso la noia?.

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