Famiglia

I bimbi in istituto? Non preoccupano

Dati choc dalla ricerca Abi: la percezione dell’abbandono è vaga e confusa. Griffini: «Va sconfitto il mito dell’assistenza»

di Benedetta Verrini

Sono preoccupati del fenomeno abbandono (che percepiscono ?in aumento?), e anche generosamente disposti ad aiutare bambini in difficoltà, ma degli orfanotrofi e dei minori che vivono il dramma dell?allontanamento dalla famiglia d?origine gli italiani sanno davvero poco.

è il ritratto in chiaroscuro della ricerca Eurisko promossa da AiBi e Chicco e presentata il 20 ottobre a Milano al convegno Bambini di nessuno?. Primo dato sorprendente: il 32% degli intervistati non ha saputo associare alcuna immagine all?espressione ?bambino abbandonato?. Il 68% un?idea ce l?ha, ma riguarda soprattutto il terzo mondo o le piccole vittime di cronaca nera. E, dato stupefacente, solo il 4% pensa che un bambino in istituto sia da considerare bambino abbandonato.

«In vent?anni di battaglie per tutelare l?infanzia abbandonata, abbiamo capito che le leggi non sono state sufficienti per rendere effettivo il diritto dei bambini alla famiglia», ha detto Marco Griffini, presidente AiBi. «Si è risposto invece con l?assistenza, un mito che è difficile da sradicare, che perpetua l?abbandono e non offre giustizia agli orfani».

Il convegno è nato dal progetto Chiudono gli istituti, apriamo le famiglie di Amici dei bambini e Chicco, che ha permesso la creazione di una rete di case famiglia e centri servizi alla famiglia. Per sostenere il progetto del 2006 (inaugurazione di una casa famiglia a Mestre), dal 1° novembre al 31 dicembre a ogni acquisto nei negozi Chicco in tutta Italia, una quota sarà devoluta ad Aibi.

Info: www.aibi.it

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