Non profit
“I bambini del limbo”, convegno a Bellaria di Amici dei Bambini
Griffini: "Spezzare i miti per rendere giustizia ai bambini abbandonati"
di AiBi
Una tavola rotonda con le istituzioni ha chiuso il convegno internazionale ?I bambini del limbo?, promosso al centro congressi di Bellaria dall?associazione Amici dei Bambini: sono intervenuti da tutto il mondo esperti di diritti dei minori, rappresentanti governativi e delle autorità centrali per le adozioni internazionali, dal Brasile alla Moldova, dalla Federazione Russa al Perù.
Le relazioni e gli interventi hanno confermato che il limbo dell?abbandono esiste in tutto il mondo e ovunque ha le stesse caratteristiche: milioni di bambini sopravvivono ma non ?sono?, vengono solo assistiti ma non amati e accolti, non sono figli.
Quali dunque le soluzioni?
?Occorrono assegnare un nuovo ruolo al privato sociale che prevede la sua partecipazione a intese istituzionali per lo svolgimento di funzioni pubbliche quali la gestione dell?affido familiare ? ha detto Marco Griffini, presidente dell?associazione ?; dobbiamo poi lanciare nuove sfide anche se possono fare discutere, come ad esempio l?adozione mite o l?adozione di minori stranieri in Italia, gestita dagli enti autorizzati. Ci risulta infatti che in Italia la gran parte dei 25mila minori ?fuori dalla famiglia? siano stranieri, figli di immigrati, provenienti da situazioni di abbandono, conseguenza di fenomeni migratori?.
?Dobbiamo prendere coscienza che non è più il momento di discutere di diritti ma di applicarli e quindi di passare ?alla giustizia? – ha aggiunto Griffini – : il nostro obiettivo ora è rendere giustizia ai bambini dimenticati nel limbo, comprendere cosa significa giustizia per un bambino abbandonato, essere assolutamente liberi da ogni mito e individuare i ?nemici? che ostacolano l?applicazione di questa giustizia e dei diritti fondamentali?.
Griffini infatti ha sottolineato come gli interventi dei relatori abbiano stimolato la necessità di operare una rivoluzione culturale ?per spezzare i miti che l?uomo ha costruito e che tengono incatenati i bambini: la famiglia di origine, il legame di sangue, l?assistenza, la reversibilità dell?abbandono, il timore dello sradicamento culturale?.
Il dibattito si è acceso nel corso di tutto il convegno intorno allo strumento dell?affido familiare, soprattutto quando quest?ultimo si trasforma in mito, capace di generare nuove situazioni di limbo.
?Siamo per l?affido quando lo è davvero ? ha concluso Griffini ? quando non sia uno strumento solo di assistenza ma soprattutto di accoglienza, come lo prevede la legge: non una catena o un limbo, ma un trampolino di lancio verso la famiglia, quella di origine o una adottiva?.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.