Volontariato

I 5000 volontari del commercio equo

di Giulio Sensi

È in continua crescita il numero dei volontari del commercio equo e solidale italiano. Secondo il Rapporto Agices 2013, riferito ai dati definitivi del 2011, quelli “diretti” che prestano il loro servizio in bottega sono cresciuti nel corso del 2011 di 135 unità, sfiorando quota 5000 (4971 per la precisione). Si parla di “diretti”, senza prendere cioè in esame i numerosi gruppi di appoggio, che contribuiscono in modo determinante a svolgere le attività di promozione e di sensibilizzazione dei temi del Commercio Equo e Solidale.
Da sempre -si legge nel report di Agices che contiene tutti i numeri del Commercio Equo in Italia- la capacità di creare un modello economico alternativo da parte del movimento italiano è passata attraverso un forte coinvolgimento di lavoratori e volontari, entrambi impegnati con forte spinta motivazionale e adesione ideale nella gestione delle Organizzazioni. I dati che vedete ben rappresentano questa dimensione. In crescita, nonostante la crisi, il numero dei lavoratori che nel quinquennio esaminato è cresciuto del 25%”.

Non è solo la crescita del numero dei lavoratori ad essere significativo, ma soprattutto il fatto che si sia mantenuto costante l’attenzione a creare “buoni” posti di lavoro, “evitando -si legge nel rapporto- la stipulazione di contratti atipici e privilegiando i contratti di per lavoro dipendente che rappresentano 84% dei costi per il lavoro nelle organizzazioni. Più di 30.000 persone sono infatti socie di una Organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia”.

L’area geografica in cui è localizzato il più grande numero dei volontari è il nord-ovest, con 2054 persone. Nel nord-ovest si concentra anche il maggior investimento in attività educative sostenuta anche grazie al lavoro dei volontari pari a circa 350.000 euro.

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