Non profit

I 50 anni dell’Enaip. “Attenti alla persona, aperti al mercato”

A Verona nell'ambito di JOB 2001 una manifestazione per festeggiare l’evento alla quale hanno partecipato il Sottosegretario al lavoro Maurizio Sacconi Carlo Dall'Aringa, Pasquale Ransenigo, Andrea

di Acli

In 50 anni di attività almeno 3.500.000 di giovani sono passati attraverso l’esperienza dei corsi di formazione professionale gestiti dall’Enaip, l’Ente di formazione professionale delle Acli che ha festeggiato il 23 novembre a Verona, nell’ambito di Job, i primi 50 anni della propria storia.
Le prime iniziative ? ha ricordato il fondatore dell’Enaip, senatore Giovanni Bersani ? erano state del tutto volontarie tra “maestri operai” di alcune fabbriche importanti e giovani in cerca di lavoro, che aspiravano ad apprendere nelle ore serali un lavoro professionalmente qualificato.
Il contributo delle ACLI alla “ricostruzione” del Paese, la loro risposta concreta alla “questione sociale” che in quegli anni difficili divideva radicalmente i cittadini e soprattutto i lavoratori, non fu basata soltanto ? ha detto l’attuale Amministratore delegato dell’Enaip, Maurizio Drezzadore, introducendo i lavori della manifestazione – su un’azione “rivendicativa”, di tipo economico e sindacale, ma anche culturale. Bisognava convincere la classe lavoratrice, divisa e indebolita da lotte ideologiche, che per avere condizioni di vita e di lavoro migliori bisognava puntare ad una migliore qualificazione professionale e ad un’istruzione superiore.
Cresce nel nostro tempo ? ha osservato il Presidente nazionale delle Acli, Luigi Bobba ? la domanda di formazione continua, un bisogno di alfabetizzazione per orientarsi con competenza in una società complessa e cognitiva. Obiettivi della formazione continua sono quelli di consentire alle persone di rimanere ‘dentro’ i processi di trasformazione, di non essere escluse e marginalizzate; di aggiornare le proprie conoscenze e competenze; di aumentare la misura della propria competitività nel mercato del lavoro. E’ triste però constatare ? ha proseguito Bobba ? che non esiste ancora nel nostro Paese una regolazione organica sulla formazione continua. Se finalmente arriveremo a definire i diritti formativi come diritti civici e di libertà, ossia diritti esigibili come quello all’istruzione e alla salute, ciò sarà per un adeguamento alle istanze dell’Unione Europea.
Attraverso l’Enaip, le Acli hanno assunto questo impegno anche all’estero, nei paesi di emigrazione, aiutando gli emigranti italiani, con corsi di formazione professionale adeguati alle esigenze del mercato dei paesi di accoglienza, ad integrarsi e a migliorare la propria posizione sociale grazie alla conquista di un posto di lavoro.
In questo mezzo secolo l’Ente di formazione professionale delle Acli ha costantemente aggiornato la propria proposta formativa, adeguandosi alle esigenze del mercato italiano ed internazionale: dalla formazione degli “apprendisti” degli anni ’60 (erano centinaia di migliaia) agli specialisti di oggi (circa 50.000 all’anno), formati alle nuove professioni e ai lavori del futuro con corsi che preparano alle nuove tecnologie.
Oggi l’Enaip provvede alla formazione professionale del 23% del totale dei giovani in cerca di prima occupazione e di lavoratori espulsi dal mercato che si rivolgono agli Enti di formazione professionale riconosciuti dal Ministero del lavoro.

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