Politica

I 5 Stelle di traverso alla Riforma del Terzo settore

Il sottosegretario al Welfare, Luigi Bobba denuncia: «Stanno usando lo scandalo della 29 Giugno come cavallo di Troia per mettere i bastoni fra le ruote alla riforma»

di Stefano Arduini

C’è un ostacolo a 5 stelle fra la delega sulla riforma del Terzo settore e il suo approdo nell’aula di Montecitorio prevista dal premier Matteo Renzi per i primi giorni di marzo. Una barriera che porta i nomi di Silvia Giordano, Massimo Enrico Baroni, Matteo Dall’Osso, Giulia Di Vita, Giulia Grillo, Marialucia Lorefice e Matteo Mantero. Ovvero i membri grillini della commissione Affari sociali della Camera dove è incardinato il provvedimento.

«Stanno usando lo scandalo della 29 Giugno come cavallo di Troia per mettere i bastoni fra le ruote alla riforma». A denunciarlo è il sottosegretario al Welfare, Luigi Bobba, nel corso di un question time con il comitato editoriale di Vita organizzato in collaborazione con Exodus negli scorsi giorni.

Una posizione tanto dura, quanto difficile da comprendere considerata anche le esperienze cooperative e associative di alcuni di loro, come quelle della palermitana Di Vita. Il 23 dicembre si è chiuso il termine per la presentazione degli emendamenti. I mesi di gennaio e febbraio saranno quindi decisivi per il dibattito (salvo l’interruzione per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica).

Possibile che i 5 stelle abbassino la guardia? «Non so, io ho provato anche in via informale a spiegare che proprio questa riforma ha poco a che fare con lo scandalo», conclude Bobba.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA