La storia dei Martinitt parte da molto lontano. Risale al 1532, quando venne fondata in una casetta di piazza San Sepolcro la prima struttura per nutrire regolarmente gli orfani senza sostentamento che vivevano per strada in stato di assoluta miseria, come era tradizione del territorio lombardo nei secoli scorsi. L’obiettivo era di controllarli nell’igiene e nella salute, insegnare loro a leggere, scrivere e far di conto ma anche di avviarli alle arti manuali e al mondo del lavoro. Appena tre anni dopo la fondazione, nel 1535, il duca Francesco Sforza donò una casa più ampia, nei pressi dell’odierna via Morone, dove 30 anni più tardi fu costruita la chiesa di San Martino, ed ecco perché i ragazzini senza famiglia presero il nome di Martinitt. Nel 1934 l’orfanotrofio si spostò dalla sede storica di via San Pietro in Gessate a quella attuale in via Pitteri, tra Lambrate, Rubattino e l’Ortica. Adiacenti al complesso furono costruiti anche una chiesa, laboratori industriali, un centro sportivo, il teatro e il cosiddetto “Padiglione Quinto”, ora occupato da una scuola.
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