Welfare

I 15 passi avanti a protezione dei più fragili

Lunedì 20 maggio in un convegno a Milano si racconteranno gli esiti del progetto, sostenuto da Fondazione Cariplo, Csv Lombardia e CoGe Lombardia, a quattro anni dal suo avvio

di Redazione

A quattro anni dal suo avvio il progetto amministratore di sostegno presenta i risultati nel corso del convegno “15 passi avanti per costruire il sistema di protezione giuridica delle persone fragili”. Un progetto che ha coinvolto 293 associazioni e le istituzioni. L’appuntamento è a Milano lunedì 20 maggio al Centro Congressi di Fondazione Cariplo in via Romagnosi (ore 9 – 13,30).

In Lombardia del resto, secondo fonti Istat, circa il 4% della popolazione è interessata da disabilità accertata. 170mila persone, compiuti i 18 anni, potrebbero beneficiare di un Amministratore di sostegno. Molti però non lo sanno. E le famiglie faticano nel superare mille problemi. Fondazione Cariplo, il Coordinamento dei Centri Servizi per il Volontariato della Lombardia e il Comitato di Gestione del Fondo Speciale hanno unito risorse e competenze per sostenere iniziative a supporto delle famiglie per sostenere e consolidare la diffusione della figura dell’Amministratore di sostegno. Un progetto complesso ma cruciale per garantire alle persone fragili reali diritti di cittadinanza.

Grazie all’introduzione di questa figura nel nostro ordinamento (L. 6/2004) è stato modificato radicalmente l’approccio al tema della protezione giuridica. Da un sistema che negava sostanzialmente la capacità di agire della persona fragile si è passati a un sistema che parla di diritti, di qualità della vita delle persone che non sono in grado di autodeterminarsi, di attenzione ai bisogni e alle aspirazioni dei beneficiari.
A fronte di questa importante intuizione e innovazione della legge era stata però rilevata una difficoltà complessiva del welfare su questo tema e, allo stesso tempo, una potenzialità del volontariato di occuparsi in modo stabile e organizzato di protezione giuridica dei più fragili.
Con un finanziamento di 1.900.000 euro (1 milione stanziato da Fondazione Cariplo e 900mila euro provenienti dal Fondo Speciale per il Volontariato) e il supporto delle due organizzazioni da subito coinvolte nel gruppo di lavoro (Oltre noi…la vita e Ledha) il progetto ha permesso di rafforzare la capacità del terzo settore di occuparsi di autotutela o di advocacy e ha favorito la nascita e il consolidamento di progetti territoriali articolati e complessi.

Al centro del convegno saranno proprio le esperienze delle 15 Reti Associative che hanno lavorato nei territori delle Asl lombarde per sostenere la diffusione e il consolidamento dell'istituto dell'Amministrazione di Sostegno. Un alleato importante nel futuro saranno, oltre ai Centri Servizi per il volontariato che continueranno a supportare le reti territoriali, le Linee di indirizzo per un moderno sistema di protezione giuridica delle persone fragili” adottate recentemente da Regione Lombardia (con delibera del 16 gennaio scorso).

«Un progetto importante» ha commentato Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, «che ha coinvolto da subito una pluralità di soggetti e che ha dato centralità alle organizzazioni del terzo settore. Le organizzazioni hanno dimostrato di poter essere interlocutori credibili delle istituzioni pubbliche e di saper dialogare per la creazione di sistemi territoriali complessi. I 15 progetti nati sui territori rappresentano quindi un significativo esempio di declinazione concreta del principio di sussidiarietà orizzontale».

Giorgio Goti, presidente del Coordinamento Csv ha aggiunto: «Il progetto ha dimostrato la vitalità delle organizzazioni di volontariato lombarde che hanno messo in campo la voglia di lavorare insieme, hanno superato i confini delle categorie e delle appartenenze e hanno messo in comune esperienze, risorse e idee per garantire la protezione giuridica delle persone fragili».

Carlo Vimercati, presidente del Coge, ha sottolineato la grande risposta dei cittadini: «Alle azioni locali di sensibilizzazione hanno partecipato più di 6mila persone. Poco meno di 1.800 tra familiari e persone “comuni” hanno seguito i percorsi di formazione. Oggi nei territori ci sono quasi 400 volontari attivi che garantiscono il funzionamento di 92 sportelli o che hanno assunto direttamente la nomina di Amministratore di Sostegno».
 

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.