Volontariato

I 10 anni del servizio civile

Al bivio l’istituto nato il 6 aprile del 2001. Oggi coinvolge 300mila ragazzi ma ha sempre meno fondi

di Redazione

Compie dieci anni, tra luci e ombre, la riforma del Servizio Civile volontario, istituito il 6 marzo 2001 dal Parlamento italiano con l’approvazione della legge 64. Quella del servizio civile, a sentire i giovani che l’hanno sperimentato, è un’esperienza validissima, è come una palestra di cittadinanza, che aiuta a far crescere cittadini responsabili.?Lo ha riconosciuto anche Benedetto XVI quando affermò che il Servizio Civile nazionale deve «educare le giovani generazioni a coltivare un senso di attenzione responsabile nei confronti delle persone bisognose e del bene comune».

Concepito come opportunità unica – messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni – per effettuare un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale attraverso una esperienza umana di solidarietà sociale, di cooperazione nazionale e internazionale, di salvaguardia e assistenza del patrimonio nazionale, quale attività di difesa civile della Patria, oggi il Servizio Civile è diventato una realtà consolidata nel nostro Paese, dove quasi trecentomila giovani hanno dedicato un anno della propria vita al servizio della comunità, eppure attraversa un momento di crisi.

Il bilancio

La normativa, riconosciuta anche dalla Corte Costituzionale come scopo di difesa della patria (art. 52 Costituzione) “con mezzi e attività non militari”, parte il 20 dicembre del 2001 con poche centinaia di giovani. I posti lievitarono progressivamente arrivando a 16.079 nel 2002 e 35.897 nel 2003, mentre in dieci anni si è giunti a poco meno di 300 mila posti messi a concorso arrivando ad essere coperti per circa il 90%.?Ma i tagli alle varie leggi finanziarie governative hanno fatto ridurre drasticamente i posti del Servizio Civile volontario, arrivando ai 20.700 posti banditi lo scorso anno, mentre per il 2011 lo Stato ha messo a disposizione per questa attività solo 110 milioni di euro.?C’è anche da dire che dal 2006 la richiesta degli enti per il numero di progetti è stata superiore ai fondi arrivando, di conseguenza, ad una severità nella valutazione, allungando la lista degli esclusi: nel 2010 gli enti hanno presentato progetti per 70 mila posti ma quelli finanziati sono stati solo 20 mila. L’anno precedente, il 2009, ha visto arrivare circa 46 mila domande di finanziamento di progetti per meno di 17 mila posti. Ecco dunque un fallimento del Servizio Civile volontario nazionale, che forse ha una normativa da rivedere. A fronte invece delle singole Regioni che continuano a sfornare proprie leggi ed a finanziare il proprio Servizio Civile regionale. Se qualche cosa non cambierà in questo sistema, il Servizio Civile volontario, questa formidabile esperienza di un tempo, diverrà invece un fenomeno “di nicchia”.

Le celebrazioni

Per ricordare il percorso decennale del Servizio civile e guardare alle sue prospettive future il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, senatore Carlo Giovanardi e il Capo dell’Ufficio nazionale per il Servizio civile, Leonzio Borea terranno domani alle 12 nel Salone degli Arazzi della Rai in viale Mazzini 14 una conferenza stampa organizzata con il patrocinio del Segretariato Sociale Rai. Saranno presenti Massimo Palombi e Diego Cipriani che hanno in passato ricoperto la carica di direttori dell’Ufficio Nazionale del Servizio civile. Nel corso della conferenza stampa verranno anche lanciati una serie di eventi organizzati per ricordare i dieci anni del Servizio Civile: dalla Settimana della donazione del sangue da parte dei volontari, alla partecipazione alla Conferenza dell’Anno Europeo del volontariato, a Venezia dal 31 marzo al 1 aprile. Il 10 aprile la Lega Calcio ha concesso l’ingresso in campo, nelle partite di serie A, di striscioni con la scritta del servizio civile.


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