Volontariato

Hotel addio, arrivano gli scambisti della casa

Si arriva a risparmiare il 60% sul costo delle vacanze

di Chiara Cantoni

«At home far away from home». Chi dice che per sentirsi a casa basta non fare le valigie, non ha visto Cameron Diaz cedere a Kate Winslet la sua villa di Los Angeles per infilarsi in un cottage della sperduta campagna inglese. Oppure non si è accorto che persino gli italiani, un po’ diffidenti e gelosi del proprio focolare, hanno preso gusto nel viaggiare praticando lo scambio casa. Un film, L’amore non va in vacanza, lo ha reso celebre; il desiderio di toccare con mano altri stili di vita, usi e costumi, ha fatto il resto.
Sono ormai 2.500 i connazionali che partono alla volta delle abitazioni altrui, lasciando le proprie chiavi di casa agli ospiti in arrivo. Con un risparmio sulla vacanza fino al 60%. In testa ci sono Lazio e Toscana, seguiti da Lombardia, Veneto e Sardegna. «La crisi ha favorito il viaggio low cost», ammette Cristina Pagetti, responsabile della sezione italiana del network HomeExchange.com (Scambiocasa.com), leader di settore con 250mila scambi all’anno e 32mila iscritti in più di 130 Paesi, di cui 1.400 in Italia. «Prima di tutto, però, lo scambio casa presuppone apertura mentale, voglia di visitare il mondo vestendo i panni chi in quei luoghi ci vive. Spesso adottandone le relazioni di vicinato».
Come funziona è presto detto: si sceglie una destinazione e, anziché affittare o prenotare in hotel, si prendono accordi con una famiglia del posto, interessata a scambiare la propria casa. Associazioni di settore e siti specializzati mediano fra domanda e offerta, pubblicando online gli annunci delle abitazioni. Basta pagare una quota d’iscrizione (da 80 a 120 euro l’anno) e mettere in rete qualche foto del proprio appartamento. Una volta registrati, è possibile consultare i cataloghi delle case: 34mila su Scambiocasa.com. «Un sistema di feedback permette agli utenti di condividere giudizi positivi o negativi, squalificando in tempo reale chi si comporta scorrettamente», spiega Pagetti. «Inoltre, offriamo ai soci un’assicurazione gratuita Lloyd’s contro i rischi di annullamento del viaggio ed eventuali danni alla proprietà».
Semplice e pure sicuro. «Per Pasqua e per l’estate tanti viaggiatori puntano su New York o il Sud Africa, complici Obama e i Mondiali. Ma funziona bene anche lo scambio tra connazionali, per brevi weekend alla scoperta dello Stivale. Perché, non dimetichiamolo, il Belpaese è fra le mete più gettonate. Quanto a destinazioni, noi italiani abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: che sia America, Asia, una città d’arte europea o la Nuova Zelanda».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA