Formazione

Hospice, sempre di più ma ancora troppo pochi

Nel 2002 le strutture erano 20. A fine 2006 erano 105

di Sara De Carli

Il bicchiere è per due terzi vuoto. I posti letto negli hospice italiani infatti sono solo un terzo di quelli che servirebbero: 0,21 ogni 10mila abitanti contro l?optimum di 0,60. Il dato emerge dalla ricerca Hospice in Italia 2006: prima rilevazione ufficiale, presentata alla vigilia del XIV congresso nazionale della Società italiana per le cure palliative, che si terrà dal 13 al 16 novembre a Perugia. La rilevazione è stata realizzata da Sicp, Fondazione Floriani e Fondazione Isabella Seragnoli ed è ufficiale perché per la prima volta le Regioni hanno fornito i dati relativi all?utilizzo dei fondi della legge 39/99, che stanziava 206 milioni di euro per la realizzazione di hospice.

Certo le cose sono cambiate dal 2002, quando gli hospice in Italia erano solo 20. Al 31 dicembre 2006 gli hospice attivi erano 105, con 1.229 posti letto: 9 hospice sono nati in questi mesi e 138 sono stati promessi dalle Regioni entro la fine del 2008. Saranno così operativi il 55% degli hospice finanziati dalla legge 39/99: una lentezza legata soprattutto alle difficoltà che le Regioni hanno nel garantire lo stipendio al personale specializzato. Sbilanciato il rapporto fra Nord e Sud, con Emilia Romagna, Lombardia e Veneto in buone condizioni, la Sicilia con un solo hospice e Sardegna e Campania fanalini di coda.

«In Italia abbiamo ogni anno 250mila persone che hanno bisogno di cure palliative, di cui 160mila malati oncologici. Solo il 30% è seguito con un programma strutturato di terapie palliative», spiega Furio Zucco, presidente della Sicp. «Con 243 hospice attivi, che immagino saranno operativi nel 2010, saremo a 0,47 posti letto ogni 10mila abitanti. Saranno abbastanza? Dipende dalla rete di assistenza domiciliare, che finora non si è sviluppata e che potrebbe farsi carico del 75% dei pazienti. Negli anni la pressione sugli hospice crescerà molto, e senza la rete domiciliare gli hospice saranno costretti a fare liste d?attesa».

A questo scopo la Fondazione Floriani l?11 novembre, in occasione della VIII Giornata nazionale contro la sofferenza inutile della persona inguaribile, lancerà una raccolta di firme perché l?assistenza palliativa al proprio domicilio non sia un diritto sancito solo sulla carta.
Nel corso del convegno si farà il punto su altri temi: la Sicp presenterà un documento a favore del testamento biologico e uno sulla sedazione in fase terminale e chiederà al ministro Turco ragguagli sull?iter del ddl che elimina il ricettario per gli stupefacenti nella prescrizione di farmaci oppioidi. E per concludere Zucco ricorda che tutti i gruppi di lavoro della Commissione sulla terapia del dolore, le cure palliative e la dignità del fine vita hanno pronti i documenti tecnici: «Mi auguro, che entro fine anno il ministro Turco presenti il documento finale».


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