Mondo

Hong Kong: un potere traballante

Da 24 ore corrono voci ancora non confermato di dimissioni di Tung Chee-hwa, capo del governo dell'ex colonia britannica e uomo di (s)fiducia della Cina

di Joshua Massarenti

A piu’ di ventiquattro ore dall’uscita delle indiscrezioni della stampa secondo cui il capo del governo dell’ex colonia britannica, Tung Chee-hwa, si sarebbe dimesso, sia il governo centrale che quello della regione amministrativa speciale di Hong Kong non hanno fornito alcuna conferma ne’ una smentita ufficiale. L’ufficio di Tung e l’ufficio informazioni del governo, che ieri si erano limitati a definire in un comunicato stampa ‘speculazioni’ le voci della stampa, si sono trincerati dietro il silenzio. Piu’ significativo era sembrato invece il commento di ieri di Tung che, giunto a Pechino per la partecipare alla sessione annuale della Conferenza Politica Consultiva del popolo (Cppcc), aveva promesso di fornire un annuncio sulla questione ”al momento giusto”, portando molti osservatori a credere nell’ipotesi dimissioni. In base a quanto rivelato ieri da numerosi quotidiani locali in lingua inglese e cinese, l’impopolare Tung, che a dicembre e’ stato pubblicamente rimproverato dal presidente Hu Jintao per la sua mediocre governance, avrebbe rassegnato le dimissioni a febbraio e il governo avrebbe accettato la sua richiesta.


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