Economia

HONDURAS. Gli Usa congelano gli aiuti

Washington ha preso la decisione alla luce della situazione nel paese centroamericano, dove lo scorso 28 giugno il generale Micheletti ha deposto il presidente legittimo Zelaya con un colpo di Stato

di Daniele Biella

Dagli Stati Uniti d’Amercia stop agli aiuti verso il governo golpista dell’Honduras, che ammonterebbo a una cifra compresa tra i 20 e i 100 milioni di dollari. Il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha infatti deciso di sospendere parte degli aiuti che gli Stati Uniti destinano al paese centroamericano, lo si apprende da una nota del portavoce del ministero degli Esteri degli Stati Uniti Ian Kelly. Una decisione presa “dopo aver riconosciuto la necessità di misure forti alla luce della continua resistenza all’adozione dell’Accordo di San Jose da parte del governo di fatto e i continui fallimenti nel riportare la democrazia e il governo costituzionale in Honduras”.

Parlando apertamente di golpe (presa di posizione inedita per il governo Usa, in passato meno netto nelle prese di posizione sugli eventi latinoamericani),  ma riconoscendo “la complessa natura delle azioni che hanno portato al Golpe”, il dipartimento di Stato statunitense ha deciso inoltre di ritirare a tutti i membri e sostenitori del “governo di fatto” i visti per gli Stati Uniti. Una presa di posizione, quella nordamericana, arrivata al termine del secondo incontro tra il presidente deposto Manuel Zelaya e il segretario di stato americano Hillary Clinton.

La mossa del taglio alle sovvenzioni (per la maggior parte aiuti militari) rappresenta un tentativo, da parte dell’amministrazione di Barack Obama, di fare pressioni sull’autoproclamato presidente Roberto Micheletti perchè si arrivi a un accordo che ristabilisca l’ordine costituzionale. Nel frattempo il presidente del Costa Rica Oscar Arias, che gli stessi Stati Uniti avevano designato come mediatore nella crisi politica honduregna, ha respinto (perchè in contrasto con l’Accordo di San Jose) le tre proposte avanzate, nel tentativo di trovare un’improbabile legittimazione, dal governo golpista di Micheletti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA