Welfare

Honduras, chiude la miniera killer

Dopo aver provocato, in sette anni di attività, danni irreparabili a centinaia di persone, una delle miniere più grosse del paese è costretta a chiudere. Grazie uno studio di un ricercatore italiano

di Daniele Biella

Era una delle miniere d’oro a cielo aperto più inquinanti dell’Honduras. “Era” perchè da qualche giorno la miniera San Martin ha cessato l’attività di estrazione e ora si appresta a lasciare il paese. La società civile è in festa e il suo successo lo deve principalmente a un ricerctore italiano, Flaviano Bianchini, che ha passato gli ultimi due anni nell’America centrale e studiare le falde acquifere inquinate dalle minieri a cielo aperto.

Bianchini, che a inizio di quest’anno è dovuto fuggire dal continente per le minacce di morte ricevute, si trova ora nel Kashmir a seguire un nuovo progetto umanitario. Da lì ha fatto avere una lettera che spiega come si è arrivati alla chiusura della miniera San Martin. Ecco il testo.

“Finalmente la Corte Suprema di Giustizia dell’Honduras ha fatto giustizia e ha multato la compagnia Entre Mares per danni ambientali e alla salute costringendola cosi’ ad abbandonare la miniera San Martin,
nel Valle de Siria. Tutto inizio’ sette anni fa quando la miniera, in mezzo alle proteste di diversi gruppi di ambientalisti, inizio’ a scavare la montagna Sierra del Cobre. Una montagna che era alta 900m e che oggi ne misura solo 300. Ma il grosso della protesta inizio’ circa un anno fa quando degli studi indipendenti da me condotti insieme al Dottor Almendares dimostrarono che la miniera, oltre a causare irreparabili e gravissimi danni ambientali, danneggiava seriamente e irreversibilmente la salute delle popolazioni della zona.

Gli studi dimostravano che l’acqua entra nella miniera priva di sostanza contaminanti per uscirne inquinata con cianuro e metalli pesanti. Gli stessi studi dimostrano come nella frazione di El Porvenir le malattie della pelle, strettamente relazionabili con l’arsenico presente nell’acqua, sono la terza causa di ingressi in ospedale e rappresentano il 18% mentre a livello nazionale queste non rientrano nelle prime 20 cause di ingresso in ospedale e non superano l’1% delle malattie registrate.

Sempre ne El Porvenir, su una popolazione di 4000 abitanti, ci sono 43 casi di osteoartrite, strettamente relazionabile con il piombo presente nell’acqua e nel sangue della popolazione, in bambini minori di 5 anni mentre a livello nazionale i casi di osteoartrite nei bambini inferiori a 5 anni sono meno di un caso su un diecimila. Discorso simile per l’Atrofia Midollare Spinale di tipo 1. Una malattia genetica mortale nella totalita’ dei casi che blocca il funzionamento dei muscoli nei bambini. A livello mondiale tale malattia e’ attestata a meno di un caso su un milione mentre tra i 4000 abitanti de El Porvenir se ne registrano ben 6 casi. Poi c’e’ anche Nueva Palo Ralo (la vecchia fu
distrutta per fare spazio alla miniera) dove la mortalita’ infantile si attesta al 30% e supera di 12 volte la media nazionale. Se poi analizziamo questo dato sui figli dei lavoratori della miniera esso si attesta all’impressionante valore di 83%. Ovvero muoiono 8 bambini di ogni 10 nati vivi prima di compiere un anno.

Oggi la sentenza della Corte Suprema di Giustizia mette fine a questo vero e proprio genocidio. La miniera Entre Mares se ne va e, forse, il Valle de Siria puo’ ricominciare lentamente a vivere”.

Flaviano Bianchini

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