Non profit

Hollywoodiana

Come Troy, la versione liftata del poema omerico, anche la guerra in Iraq e la realtà sono deformate. E il lieto fine non è per tutti

di Alter Ego

Nell?ultima versione hollywoodiana (leggi buonista e politicamente corretta) dell?Iliade, non si può dire che per i greci, fra i fondatori della democrazia e della civiltà occidentali, l?omosessualità maschile era non solo normale, ma doverosa. Fra i tanti obbrobri, così, Achille diventa un palestrato californiano con i capelli biondi e la boccuccia liftata che versa tre lacrime per l?uccisione del ?cugino? Patroclo. Niente a che vedere con la versione omerica, che nasce proprio dall?ira funesta per la perdita dell?amante Patroclo, che condurrà l?eroe dai capelli rossi e la bocca sfuggente a devastare i troiani. Facendone pasto per cani e uccelli.
Nell?ultima versione hollywoodiana (leggi buonista e politicamente corretta) della guerra, che sta per travolgere l?Occidente e sbancare l?Italia, non si può dire che nel Terzo millennio la guerra è ancora la guerra, ovvero che né è la pace preventiva, né che la si fa (solo) per portare un?idea (parzialissima e spesso errata) di civiltà. Al contrario, che si fa e che si continuerà a fare per i motivi per cui si è sempre fatta: conquista, potere, risorse, controllo, materie prime. Nella realtà hollywoodiana in cui ci troviamo a vivere, si dirà che la pace preventiva, l?esportazione della democrazia, l?offerta del migliore dei mondi possibili verrà sospeso sine die perché quattro militari cattivi (che ci sono ovunque, anche nel regno del Bene) hanno trasgredito le regole. Che la libera stampa li ha denunciati. Che il popolo si è indignato. Che i politici indegni o innocenti sono stati mandati a casa.
Nella realtà hollywoodiana vissero (quasi) tutti felici e contenti.

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